Flussi e click day, un sistema alle corde

La famiglia è marocchina, anche la colf lo è. È la religione del lavoro che unisce tutti gli immigrati, cristiani o musulmani. Un solo comandamento: «Arriva, lavora e appena puoi dai un permesso di soggiorno regolare a un connazionale». Succede proprio in questi giorni, lontano dalle coste, dall'emergenza umanitaria, degli sbarchi dal Maghreb. Succede nelle prefetture d'Italia dove sono iniziate le convocazioni dei datori di lavoro che tra fine gennaio e i primi di febbraio hanno cuccato (veloce, veloce) per aggiudicarsi uno degli 83mila posti di lavoro in palio. Solita gara di velocità, solita lotteria a cui concorrono oltre 400mila domande. Ma quest'anno con un inedito ed emblematico particolare: l'esercito dei datori di lavoro stranieri ha quasi eguagliato i colleghi italiani il primo giorno e lo ha addirittura sorpassato durante il secondo click day. Un'assunzione, quella che andrà in porto, assolutamente regolare per la Bossi-Fini, visto che è la stessa legge a mettere sullo stesso piano i cittadini italiani e gli stranieri con un permesso regolare, quando anche questi ultimi hanno la capacità economica (reddito doppio a quello di chi si vuole assumere) e una casa adeguata. Promossi a datori di lavoro.
© 2011 Il Sole 24 Ore. Tutti i diritti riservati
SEGUICI
SU
FACEBOOK
SU