Floris raddoppia con i Boeri Bros

E due. Con la candidatura dell'architetto Stefano Boeri per il Partito democratico (ma indipendente) al comune di Milano, Giovanni Floris raddoppia. Anche se stavolta la partita appare più difficile, dato che tocca a un fratello di un invitato storico (Tito Boeri) della trasmissione tentare il colpaccio elettorale. Forte del successo ottenuto con la vittoria di Renata Polverini nella gara per diventare presidente della regione Lazio, il conduttore di Ballarò ripeterà l'esperienza positiva in occasione delle prossime elezioni amministrative milanesi.
Marco Pannella aveva definito Renata come «la pupa di Ballarò»: la sindacalista Ugl riusciva a trovare sempre un posto in prima fila nel salotto di Floris. Fatto sta che, martedì dopo martedì, alla fine la Polverini è diventata il numero uno della regione Lazio, stracciando Emma Bonino, candidata della sinistra.
Proprio ora che Stefano Boeri ha rotto gli indugi annunciando il suo bostoniano «yes», ricomincia il nuovo ciclo di Ballarò, con lunga serie di collegamenti esterni che Floris organizzerà per parlare di economia con Tito Boeri: e dato che i due fratelli si somigliano, sarà inevitabile pensare all'aspirante primo cittadino milanese. E poi, c'è stata una indimenticabile puntata di Ballarò, dove si parlava del G8 a La Maddalena mettendo sulla graticola il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, con la presenza di Paolo Mieli nello studio romano: l'ex direttore del Corriere della Sera in quell'occasione si era speso per santificare Stefano Boeri, autore della riqualificazione dell'ex arsenale, offrendo al fuoco la sua mano per difendere il progettista da qualsiasi possibile attacco.
Sarà anche questo un caso, ma l'intervista al candidato è apparsa proprio sul quotidiano di via Solferino, con Tito definito «milanesissimo architetto e urbanista», uno che «risponde al cellulare da Boston: è appena atterrato e sta correndo a Harvard, dove terrà uno dei seminari che ciclicamente organizza per la Graduate School dell'ateneo statunitense». Insomma, mica un cippirimerlo qualsiasi, uno che quando in macchina oltrepassa la Brianza crede di andare all'estero: più endorsement di così.
© 2010 Italia Oggi. Tutti i diritti riservati
SEGUICI
SU
FACEBOOK
SU