Fli e Udc, è strappo sui valori

Dalla Rassegna stampa

Primi problemi di compatibilità "etica" all’interno del Polo delle Nazioni. La ex deputata socialista Chiara Moroni, ripescata alla Camera dalle liste di Pdl e passata con Fini, ha preso le distanze dalle posizioni tradizionalmente sostenute dai centristi sui temi sensibili, chiedendo di istituire una consulta nel Pdn per discutere di matrimoni fra omosessuali, eutanasia, fecondazione assistita, adozione ai single e legge 40, definita una norma «violenta contro le donne». Quindi ha rincarato la dose, sostenendo che se il programma politico del Pdn dovesse essere tratto «dall’agenda del Vaticano, sarebbe morto prima di nascere. Le posizioni devono maturare dal confronto... non
possono essere dettate da un soggetto esterno alla politica». La replica dell’Udc, affidata a Luca Volonté, è stata immediata e severa. Dopo aver sottolineato di non volersi lasciar andare a polemiche «con le gentili signore» ha ironicamente avanzato «una sola precisazione, ovvia ma necessaria: mi risulta che il Polo della nazione si ispiri al popolarismo europeo.E nel Ppe i valori cristiani, la dignità della persona dal concepimento alla morte naturale, la famiglia, la libertà sociale, l’economia sociale di mercato sono valori imprescindibili». Quindi, ha aggiunto, «rincorrendo Pannella», Chiara Moroni «spara fuoco amico» sulla compagine politica della quale fa parte.

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