Fischi sul 25 Aprile

Dalla Rassegna stampa

Piazza Castello, sabato sera: la fiaccolata alla vigilia del 25 aprile è terminata da poco.
Sul palco ci sono i rappresentanti dell’Associazione nazionale partigiani, i ragazzi di Acmos-Terra del Fuoco con le magliette verdi in segno di solidarietà ai dissidenti iraniani. Si susseguono gli interventi, i richiami ai valori della Resistenza, l’importanza di non dimenticare.
Quando tocca al neo assessore regionale alla Cultura Michele Coppola, da una piccola frangia presente in
piazza si leva una bordata di fischi. Coppola prosegue il suo intervento, e lo conclude accompagnato da mugugni e insulti lanciati da un drappello di «irriducibili»: cani sciolti per lo più, giovani riconducibili all’area antagonista più radicale, come il Collettivo comunista piemontese, gruppo nato da una costola dei Care - i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo - e alcuni militanti della base della Federazione della sinistra, Comunisti italiani e Rifondazione. L’accusa è secca: «Inaccettabile che sul palco del 25 aprile salga chi non ha mai abbracciato i valori della Resistenza. Anzi, pur di racimolare voti non ha avuto scrupoli e si è più volte alleato con gruppi e partiti dichiaratamente fascisti».
La piazza si dissocia, e così gli organizzatori. «Fischiare è sbagliato», dice Oliviero Alotto di Terra del Fuoco. «Oltretutto Coppola è sempre stato sensibile alle iniziative per custodire quei valori, come il Treno della memoria». La scena si ripete poche ore dopo, ieri mattina al Lingotto. Il bersaglio, stavolta,è Roberto Placido, ex vicepresidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato regionale per i valori della Resistenza. Il motivo? Ha difeso Coppola e criticato chi lo contestava. Anche nei suoi confronti volano fischi e accuse di «tradimento».
Alla prima occasione ufficiale dopo le elezioni regionali subito emergono tensioni vecchie e nuove. I fischi sul 25 aprile scatenano una raffica di reazioni nel mondo politico. Tutti contro il duo Chieppa-Calliano. Anche i vertici di Rifondazione comunista si dissociano. Davide Gariglio (Pd) parla di «intolleranza inaccettabile, un gesto in totale controtendenza con i valori del 25 aprile». Il deputato democratico Stefano Esposito di «fischiatori professionisti che scambiano la piazza per un luogo in cui regolare conti di
carattere politico. Coppola e Placido sono uomini delle istituzioni; sono i fischiatori a non meritare la piazza del 25 aprile».
Solidarietà a Coppola anche dai gruppi de La Destra e da Silvio Viale dell’associazione radicale Aglietta.

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