Fini-Giovanardi, Pannella: onore alla Consulta, giustizia è fatta

"In passato l’avevamo chiamata ‘suprema cupola della mafiosità partitocratica’”, stavolta dobbiamo dire ‘Onore alla Corte costituzionale'”. È la reazione a caldo di Marco Pannella alla notizia dello stop della Consulta alla legge Fini-Giovanardi. L’equiparazione tra droghe pesanti e leggere, bocciata dalla Corte per violazione dell’articolo 77 della Costituzione, ha causato – dice Pannella al Velino – “il massacro di migliaia di persone, finite in galera o prossime ad andarci con processi a go go. Ancora una volta i Radicali salvano la vita al popolo italiano”.
Pannella rivendica alla “galassia radicale” il merito di ottenere, non solo in Italia, “il rispetto della Costituzione e delle leggi. Vinciamo dopo che siamo stati isolati dalla ‘sinistra della staffetta', afflitta da problemi tremendi quali la scelta tra Letta e Renzi”. Proprio a Renzi, Pannella rimprovera di aver snobbato la raccolta di firme per l’abolizione nel merito – e non per ragioni procedurali – della Fini- Giovanardi. Una posizione, quella assunta dal futuro leader Pd (secondo il quale era il Parlamento a dover decidere), che ha contribuito ad affondare l’iniziativa referendaria. Ora “giustizia è fatta. Ma – denuncia ancora Pannella – “al costo di decine di migliaia di famiglie distrutte”.
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