Il volto increspato dagli anni e dalle piroette. Gli occhi sempre meno blu. Ma la prosopopea, quella sì, è ancora la stessa quando Giuliano Ferrara guarda in camera e dice: «Prodi ha vinto con lo slogan “la serietà al governo”. Berlusconi invece con “la libertà al governo”. Berlusconi è uomo “privato”, mica ha mai detto di essere uno statista». Cosa strana la memoria. Avevamo già scordato, evidentemente, le libertarie campagne berlusconiane. Dimentichi dei suoi sforzi per tutelare le coppie di fatto, dei suoi interventi a favore del diritto di chi si ama ad avere un figlio come scienza permette. Cancellata la sua protesta contro il bigottissimo "Family day". Ingrati, nonostante l'argine posto alle ingerenze vaticane. E che dire della sua battaglia per il rispetto delle volontà di Eluana? Lui, poi, non ha mai detto di essere un grande statista, anzi il "più grande statista dell'Italia degli ultimi 150 anni". Grazie Giuliano. E grazie, già che ci siamo, anche a Marco Beltrandi, impavido Radicale che dopo aver ammazzato i talk show durante le regionali del 2010, ieri ha affossato l'election day e forse anche il referendum contro il nucleare. Grazie Giuliano, grazie Marco, per averci ricordato che quella signora lì è, davvero, sempre incinta.