Ferragosto a Poggioreale, è allarme

Dalla Rassegna stampa

 

Parlamentari e consiglieri regionali hanno toccato con mano, anche quest'anno, la gravissima situazione delle carceri italiane. L'iniziativa organizzata dai Radicali Italiani ha visto tra i promotori anche i capigruppo in commissione Giustizia alla Camera della Lega, del PdL, del Pd, del Gruppo misto, dell'IdV e dell'Udc. Come l'anno scorso, circa duecento politici sono entrati negli istituti di pena per verificare le condizioni in cui vivono i detenuti.
A porre nuovamente l'accento sull'annoso problema carceri è la onlus "il carcere possibile". «Il Ministro della Giustizia, nel 2009, ha affermato che la maggior parte degli Istituti di Pena sono incostituzionali. Nel saluto alla nazione che il Presidente della Repubblica rivolge a fine anno sono state ricordate le tremende modalità in cui vivono la maggior parte dei detenuti. Nei primi mesi del 2010 il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza nelle carceri italiane», afferma il presidente dell'associazione, l'avvocato Riccardo Polidoro.
Il "ferragosto in carcere" è promosso da tutti i partiti più rappresentativi, che avrebbero una sicura maggioranza in parlamento. «Eppure nulla è stato fatto. Nulla assolutamente nulla. Provvedimenti risibili ed inutili per affrontare seriamente e concretamente il problema, come la concessione degli arresti domiciliari a chi deve scontare una pena residua di un anno, sono stati prima "svuotati" di contenuto e poi neanche approvati. È passato, dunque, un anno ed i politici tornano nelle carceri per vedere quello che già sanno, per confrontarsi con la realtà, in una giornata che lungi dal rappresentare un momento di solidarietà, è invece l'emblema dell'inefficacia delle loro azioni, dell'inutilità della loro esistenza come rappresentanti del popolo», ha continuato Polidoro. «Se fossi rinchiuso in una cella, di pochi metri quadri, insieme ad altre dieci persone, con un solo servizio igienico a vista ed un lavabo in cui ci si lava e si lavano gli alimenti, che vengono cucinati nel medesimo spazio; con letti a castello che arrivano all'unica finestra che da luce alla stanza, dove si fa a turno a scendere dal letto per poter stare in piedi; con la televisione sempre accesa, quale unico diversivo oltre alle sigarette che vengono fumate senza sosta; se dovessi sopportare tutto questo per ventidue ore al giorno, mentre per le restanti due mi è consentito passeggiare in un cortile assolato, cosa chiederei al "politico" che mi viene a "fare visita", mentre in cella con gli altri detenuti bagno le asciugamani da mettere vicino la finestra per filtrare l'insopportabile caldo che rende tutto ancora più difficile? - spiega Polidoro - Gli direi: "Onorevole ha visto, quello che si dice è vero; quello che tantissime associazioni di volontariato hanno denunciato non è fantasia, qui si muore davvero; lo sa che ormai anche il Ministro della Giustizia ha dichiarato ufficialmente che gli istituti penitenziari sono "incostituzionali"».

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