Fermati a Shanghai i reporter stranieri

La polizia ha arrestato ieri a Shanghai almeno 15 giornalisti stranieri - tra i quali un tedesco e uno spagnolo - mentre tentavano di coprire la settimanale protesta anti-governativa della domenica. Lo hanno riferito due di loro, fermati fuori dal cinema dove gli organizzatori, protetti dall'anonimato della Rete, avevano dato l'appuntamento per la «passeggiata» che ormai ogni domenica i militanti per i diritti umani e la democrazia cinese cercano di organizzare emulando le rivolte nel mondo arabo. Il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, ha definito il fermo di alcune ore «molto preoccupante».
I «rivoluzionari dei gelsomini» non si sono invece fatti vedere a Pechino, nella strada dello shopping fissata come punto d'incontro dai misteriosi contestatori che via Web stanno incitando alla protesta. Alle 14, l'orario fissato per le proteste, la via appariva massicciamente controllata da poliziotti in divisa e in borghese, ma non si sono registrati incidenti né contestazioni. Impossibile distinguere, tra la folla della domenica, i passanti e gli aderenti alla protesta.
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