I felloni ipocriti dell'Olocausto

La frase su Mussolini dell'ex presidente del consiglio Berlusconi era infelice, nei tempi e nel luogo, la giornata della memoria, come lo sono state spesso le sue barzellette. Ma è molto più squallida l'ipocrisia dei felloni che lo attaccano e ci hanno dedicato le prime pagine dei quotidiani. Ipocriti perché hanno trasformato la morte di milioni di ebrei in una banale piattaforma di educazione civica buona solo per le sezioni di partito. Ipocriti perché hanno fatto del giorno della memoria il sacrario delle loro buone intenzioni umanitariste. Ipocriti perché si riempiono la bocca sugli ebrei morti ma vanno a passeggio a Beirut con i più grandi antisemiti viventi, gli islamisti tagliateste di Hezbollah. Ipocriti perché usano l'Olocausto per promuovere nuove forme di ostilità antiebraica ("Israele non ha imparato la lezione della storia..."). Ipocriti perché benedicono le crociere pro Hamas. Ipocriti perché quando i bambini ebrei di Tolosa si scoprì che erano stati uccisi da un giovane arabo fanatizzato non scrissero più una riga. Ipocriti perché quando gli ebrei saltavano in aria negli autobus di Afula e Tel Aviv si imboscarono tutti. Ipocriti perché fomentano un'opinione pubblica che contempla un mondo ripulito dallo stato ebraico. Se questa è la loro giornata della memoria, facciamone a meno. Serve solo a impaginare nove colonne di giornale.
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