Far pulizia a Rebibbia o in Regione?

La giornata di ieri è stata tutta concentrata sui conti, sulle percentuali in più o in meno dei listini di borsa. Calcoli rarefatti su denaro virtuale ma politicamente decisivo per la vita di noi tutti, che pure il mondo della finanza internazionale lo vediamo solo in televisione. Forse, per reazione, vale la pena di occuparsi di soldi e bilanci più vicini a noi. Per esempio, tutto preso dalla crisi internazionale, il lettore che non sia lombardo non può accorgersi che la nuova giunta di Milano sta lavorando con grande attenzione su quel che ha trovato. Fanno notizia i soldi mancanti all'appello, ma ci sono anche quelli che dovevano mancare e invece ci sono. Per esempio i 7 milioni su 9 non spesi per l'aiuto alle coppie bisognose sulle quali la giunta Moratti ha realizzato sostanziosi risparmi. Sulle consulenze è stata più generosa.
Il conto più interessante viene dal Lazio dove i consiglieri della "lista Bonino-Pannella" hanno reso pubblico che nel bilancio della giunta Polverini sono stanziati 8 milioni all'anno per le pulizie del palazzo della Regione. Il palazzo della Pisana è grande ma il sospetto che qualcuno faccia la cresta sul detersivo resta forte. In ogni caso l'implacabile Rita Bernardini, deputata radicale, mette a confronto questa cifra con quella stanziata dal ministero per le pulizie del carcere romano di Rebibbia, che pure non è piccolo: 45 mila euro. Ho diligentemente copiato le cifre con attenzione. Non ci sono refusi. Qualcosa non va e lo capisce anche chi non è esperto di finanza. Il ministro Nitto Palma se ne potrebbe occupare, visto che ha annullato le vacanze in Polinesia. E se i soldi per Rebibbia sono sufficienti, allora forse sarà la Procura di Roma che dovrà occuparsi della Regione.
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