Fait si divide in due società auto separata da camion e tratttori

C’ era una volta la Fiat, conglomerata sotto il cui ombrello c’erano le attività riguardanti le automobili, i camion, i trattori agricoli, i motori, i robot, la componentistica e altro ancora. Dalla fine del 2010 quella Fiat non esisterà più e al suo posto ci saranno due società: una sotto il cui ombrello saranno collocate le aziende dell’auto ovvero i marchi Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Ferrari, Maserati e la parte di Chrysler oggi in possesso del Lingotto (20% in attesa di salire al 35 entro i prossimi venti mesi); un’altra nuova, il cui nome sarà Fiat Industrial nella quale saranno dirottate Iveco, Cnh e le attività di Powertrain relative a questi due settori e che sarà quotata in Borsa. Proprio Piazza Affari ha gradito l’annuncio, premiando con un rialzo dell’1,73% il titolo Fiat.
I tempi della prima parte di questa operazione coincidono con l’attuazione del piano quinquennale presentato ieri da Sergio Marchionne nel corso di un "investor day" che non ha precedenti nella storia del Lingotto. Ciò vuol dire che alla fine del 2014 ci sarà una società dell’auto da 6 milioni di automobili di cui 3,8 milioni con i marchi del Lingotto e 2,2 con quelli della Chrysler, 93 miliardi di euro di fatturato e 5 di utile netto, 34 nuovi modelli e 17 restyiling da vendere in Europa. Il tutto con 26 miliardi di investimenti due terzi dei quali in Italia.
La novità è rappresentata però dallo scorporo che, atteso dagli analisti per la parte riguardante l’auto, interesserà invece Iveco e Cnh. «Non c’era più ragione di mantenere assieme settori che operano con logiche industriali e finanziarie così diverse» ha spiegato Marchionne. Di qui lo scorporo di Iveco, Cnh con i motori Industrial & Marine di FPT Powertrain Technologies e la loro quotazione alla Borsa di Milano con azioni ordinarie, privilegiate e risparmio esattamente come accade già per Fiat. Il closing di questa operazione è previsto per la fine del 2010. Le tre categorie di azioni di Fiat Industrial saranno quotate in concomitanza con la scissione: al termine dell’operazione ogni azionista Fiat diventerà proprietario di un’azione di FI e di una Fiat. Marchionne ha spiegato che questa transazione non violerà alcun diritto degli azionisti di minoranza di Fiat o di Cnh per tutte le classi di azioni e non mette in moto alcuna
clausola di restituzione anticipata dei bond (Fiat e Cnh). La scissione, secondo i pareri acquisiti da Fiat, non dovrebbe comportare conseguenze dal punto di vista fiscale.
Alla fine di quest’anno e dunque col completamento della scissione, Fiat dovrebbe iniziare un nuovo capitolo della sua storia, L’unico ostacolo potrebbe essere un’imprevista instabilità nei fattori macroeconomici e nel settore del credito. Marchionne lo ha citato come rischio possibile e niente più. Ciò che ha messo in grande evidenza sono invece i risultati ai quali il Lingotto vuole arrivare con questa scelta inedita. «I due gruppi» ha sottolineato «avranno completa libertà di movimento e un profilo operativo ben preciso che consentirà loro di dimostrare pienamente il valore che diversamente potrebbe essere parzialmente soffocato». A suoi giudizio, si è trattato prevalentemente di una scelta strategica mirata atre fattori: crescita, autonomia ed efficienza. Spetterà adesso al mercato e, naturalmente, agli azionisti di dare un giudizio di gradimento di questa operazione che avrà dei vantaggi anche finanziari. La collocazione in Borsa del secondo e terzo business del Lingotto dopo l’auto, nelle aspettative dei vertici Fiat e naturalmente in quella degli azionisti che sceglieranno di aderire, dovrebbe comportare anche vantaggi finanziari in termini di ritorno sul mercato azionario. Sinora Iveco e Cnh sono state in qualche misura penalizzate dal fatto di essere legate alle altre attività Fiat. Con l’uscita dalla grande crisi e da sole sul mercato esse potrebbero risultare più redditizie di quanto non lo siano state sinora. Ma questo è un verdetto che spetta naturalmente al mercato.
© 2010 La Repubblica. Tutti i diritti riservati
SU
- Login to post comments