Faccia a faccia a due tra i candidati Rao bacchetta Sky: intervenga l'Agcom

Par condicio. Per una volta le contestazioni toccano anche Sky. «Non si può invocare il pluralismo a ogni piè sospinto e poi disattenderlo così clamorosamente». Il capogruppo dell'Udc in Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Rao, commenta così la decisione di Sky di organizzare i faccia a faccia in occasione delle prossime elezioni amministrative solo con i candidati di centrodestra e centrosinistra - come sembra preannunciare l'imminente match Moratti-Pisapia per Milano l'11 maggio - e annuncia un ricorso all'Agcom.
«La par condicio - prosegue l'esponente centrista - vale anche per la comunicazione politica e non solo peri programmi di informazione. Bisogna garantire democrazia, pluralismo e parità di trattamento per ognuno dei candidati in competizione, dando a tutti analoghe possibilità, cioè la stessa base di partenza per poter competere. Se viene meno questo principio, sul quale Sky ha fondato la sua ragion d'essere azienda al di fuori del duopolio, viene meno la stessa par condicio e, di conseguenza, il regolamento dell'Agcom, che noi invece chiediamo sia rispettato da tutti».
Intanto la commissione di Vigilanza è stata occupata dal radicale Marco Beltrandi per protestare contro l'ostruzionismo della maggioranza che fino a ieri sera ha impedito la votazione di un regolamento per la campagna elettorale referendaria del 12 e 13 giugno.
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, d'intesa con il presidente del Senato, Renato Schifani, interverrà sulla Vigilanza. Lo ha assicurato lo stesso Fini rispondendo, in Aula a Montecitorio, a una richiesta del capogruppo dell'Idv, Massimo Donadi. Riconoscendo «l'oggettiva rilevanza» della questione sollevata da Donadi, Fini ha assicurato che «la presidenza d'intesa con il presidente del Senato, che sentirò nelle prossime ore, si riserva eventuali e mi auguro possibili iniziative».
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