Eutanasia, spot radicale anche su Radio1 L’Aiart: è una violazione della legge

Dalla Rassegna stampa

Dopo la televisione, la radio. I radicali ottengono un altro spazio dalla Rai e così il servizio pubblico torna mandare in onda - in uno spazio autogestito - i 36 secondi dello spot a favore dell’eutanasia. «Aldilà della libertà di autogestione degli spazi, credo che in qualche modo il servizio pubblico debba porsi il problema» ha commentato il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella. E l’associazione spettatori Aiart sottolinea che l’eutanasia resta un atto contro la legge. I radicali incassano il sostegno dell’oncologo Umberto Veronesi: quella per l’eutanasia è una battaglia cui «come uomo e come medico sento il dovere di dedicare il mio pieno sostegno e appoggio». La trasmissione radiofonica di ieri sera - non a caso nel quarto anniversario della morte di Piergiorgio Welby – è stata la riproposizione dei dieci minuti già andati in onda su RaiTre in uno spazio autogestito. dall’Associazione Luca Coscioni. «Forse la commissione di Vigilanza - ha aggiunto Eugenia Roccella - dovrebbe affrontare la questione, se in una trasmissione autogestita passano contenuti contro la legge».Analogo commento dall’Aiart, che già venerdì aveva parlato di «golpe mediatico»: «La violazione della legge non è accettabile dalle emittenti commerciali, figuriamoci dal servizio pubblico. Oppure dobbiamo pensare che la Rai sia diventata terra di nessuno?».

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