Eutanasia in Francia, «sì» in commissione al Senato

Dalla Rassegna stampa

Un progetto di legge adottato da una commissione del Senato e la richiesta di un parere del Consiglio costituzionale riaccendono in Francia il dibattito sull’eutanasia e sulla legalizzazione delle unioni omosessuali. In attesa del dibattito in aula a fine mese, la commissione senatoriale Affari sociali ha adottato ieri a stretta maggioranza una bozza per la legalizzazione dell’eutanasia. Ma subito, l’Unione per un movimento popolare (Ump), la formazione di maggioranza del presidente Nicolas Sarkozy, si è detta contraria a questa prospettiva e, invece, legata al recente quadro legislativo «sulla fine vita» già coordinato dal deputato Jean Leonetti sulla base del principio «lasciar morire, ma non far morire» (no all’accanimento terapeutico, no all’eutanasia attiva). La Camera alta è sprovvista in Francia di potere legislativo deliberante, il quale invece è una prerogativa dell’Assemblée Nationale, dove la maggioranza neogollista può contare su margini molto ampi. Negli ultimi anni, diversi progetti di legge d’introduzione dell’eutanasia si sono regolarmente succeduti al Senato, senza effetti concreti. Intanto, sempre sul fronte dei temi etici, dovrebbe essere comunicato il prossimo 28 gennaio il parere del Consiglio costituzionale (organo di verifica costituzionale solo in parte affine alla nostra Consulta) sollecitato da una coppia lesbica che chiede di accedere al matrimonio civile allo scopo di assicurare un quadro più stabile per i 4 figli. Alla seduta di ieri, mancavano due membri influenti del Consiglio, gli ex presidenti Jacques Chirac e Valery Giscard d’Estaing. II Consiglio non è obbligato a fornire un parere positivo o negativo. Secondo diversi osservatori, l’alto organo potrebbe nuovamente limitarsi a considerare competente il Parlamento, come era già avvenuto di recente sul tema affine delle adozioni da parte di coppie omosessuali.

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