Establishment in prima fila ad ascoltare l’ex ministro

Dalla Rassegna stampa

Schierati in prima fila ci sono personalità che in questi 18 anni di governo del centrosinistra hanno rappresentato la realizzazione di quel patto tra capitale, grande borghesia cittadina e gli eredi del Pci allora guidati da Sergio Chiamparino. C’è uno dei promotori di quel patto: Enrico Salza. E c’è Valentino Castellani, il sindaco eletto grazie a quell’intesa. E poi l’ex ad della Fiat e attuale consigliere Iren Paolo Cantarella; il presidente della Compagnia di San Paolo Angelo Benessia; il Sovrintendente del Regio Valter Vergnano; il prorettore dell’Università Sergio Roda. E c’è un amico di lunga data di Fassino: il presidente del gruppo Espresso Carlo De Benedetti. E poi deputati e senatori del Pd, due ex ministri (Turco e Damiano) e l’ex presidente della Regione, Mercedes Bresso. In seconda fila Evelina Christillin, presidente del Teatro Stabile, l’ex presidente dell’Unione Industriale Alberto Tazzetti, il numero uno della Fiera del Libro, Rolando Picchioni; l’industriale Cornelio Valetto e il presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione Mario Virano. Non tutti gradiscono. «Un muro di potenti che contrasta con il discorso e le tesi di Piero Fassino», spiega Mario Sechi, leader di Sinistra in rete. In sala qualcuno si defila, sfugge all’endorsement esplicito. Salza: «Sono qui per ascoltare. Se mi inviterà il centrodestra andrò anche da loro con lo stesso spirito». E Benessia: «È la presentazione di un candidato importante. Mi sembra giusto ascoltare». De Benedetti, invece, si schiera senza mezzi termini. In prima fila, a rompere quel muro, e a mettere la faccia a sostegno di Fassino c’è un operaio della Fiat. Mauro Ferrari, racconta del disagio in fabbrica per quel «sì» all’accordo tanto invocato da Fassino, «anche se almeno lui ha avuto il coraggio di dirlo». E poi una dipendente dell’aerospaziale, precari, ambulanti. E due giovani studentesse. Una, Tatiana, iscritta a Economia, fa una considerazione: «Io mi fido di lei, perché ha esperienza. Era consigliere comunale quando io nemmeno ero nata».

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