Esclusi Cappato e la Destra. La Moratti ironizza: Formigoni? Lavori per Milano

È il colpo di scena dell`ultimo momento. Il radicale Marco Cappato non parteciperà alla corsa
per diventare Governatore della Lombardia La Corte d`Appello ha ieri escluso dalla competizione la lista Bonino-Pannella, perché non è stata accompagnata dalle firme necessarie. Cappato spiega che «le firme che abbiamo depositato sono quelle che siamo riusciti a raccogliere. Ma noi contestiamo l'illegalità in cui abbiamo dovuto operare, come già testimoniato in una dichiarazione che avevamo allegato all'atto della presentazione della lista, sul piano della informazione ai cittadini e sulla mancanza degli autenticatori da parte dello Stato».
Per lo stesso motivo, le firme insufficienti, è stata respinta anche la lista della Destra, che avrebbe appoggiato Roberto Formigoni. "Non contento degli estremismi della Lega - ha commentato il candidato del centrosinistra, Filippo Penati Formigoni aveva sentito il bisogno di allearsi anche con i fascisti di Storace. Un'alleanza che ha tenuto nascosta: non li ha portati nel salotto buono ma li aveva chiusi in cucina come la servitù...».
Destra a parte, i radicali non sembrano intenzionati ad abbandonare la loro battaglia. Anche perché rimane il loro ricorso contro l'ineleggibilità di Formigoni, arrivato al quarto mandato rispetto ai due previsti dalla legge. La Corte d`Appello ha dichiarato la propria incompetenza in merito al provvedimento: e i radicali hanno già annunciato che si rivolgeranno al Tar. «Finisce - attacca Cappato - come temevamo: la coalizione del Pdl e della Lega e lo stesso Formigoni si assumono la responsabilità di esporre la Regione Lombardia al rischio di far tornare al voto 10 milioni di cittadini a poche settimane dall`elezione di fine marzo, cioè quando il Tar dovesse pronunciarsi sulla candidatura di Roberto Formigoni». Formigoni e il centrodestra non sono per nulla preoccupati da questo ricorso. Piuttosto, in casa Pdl tira aria grama per i rapporti fra i vertici istituzionali. Ieri il sindaco Letizia Moratti ha risposto piccata al Governatore, che il giorno prima aveva denunciato la criticità di Milano, «dove la nostra distanza dall'avversario è
dimezzata rispetto al resto della Lombardia», annunciando «quattro progetti per Milano di cui
mi occuperò personalmente». Dopo aver ricordato che «storicamente a Milano il centrosinistra ha avuto percentuali di consenso inferiori rispetto al resto della regione Lombardia», il sindaco ha chiosato: «Mi risulta che Formigoni abbia sempre dedicato gli ultimi giorni delle sue campagne elettorali a Milano. Ci aspettiamo grandi cose da Formigoni e siamo felicissimi delle nuove iniziative che ha annunciato: noi siamo a sua totale disposizione, lo aspettiamo con ansia». Più veleno che miele.
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