Erri De Luca querela Viale, all'ombra della Tav uno scontro tra "ex" di Lotta Continua

Allo scrittore, imputato per aver difeso il sabotaggio contro la Torino-Leone, non va giù un tweet del ginecologo radicale. Che replica: "La 'parola contraria' è un copyright ad uso esclusivo di qualcuno?
Un tempo accomunati dalla militanza in Lotta Continua, oggi sono divisi dal giudizio sul sabotaggio della Tav. Lo scrittore Erri De Luca e il ginecologo Silvio Viale, consigliere comunale di Torino, radicale eletto nelle liste del Pd, si ritroveranno in tribunale su fronti opposti, quest'ultimo querelato dal primo per diffamazione. Oggetto del contendere, un tweet che Viale ha diffuso sul web, nei giorni scorsi, per commentare un atto vandalico avvenuto in Val Susa: l'incendio dell'auto del proprietario dell'albergo in cui alloggiavano le forze dell'ordine inviate in Valle per difendere il cantiere Ltf di Chiomonte. “#Tav Ecco il sabotaggio di #ErriDeLuca”, ha "cinguettato" il medico, alludendo all'intervista con cui Erri De Luca aveva difeso il sabotaggio come pratica utilizzabile per contrastare la realizzazione della Torino-Lione. Per quell'intervista, lo scrittore napoletano è stato rinviato a giudizio con l'imputazione di istigazione a delinquere ed è in queste settimane sotto processo al tribunale di Torino: la prossima udienza si terrà mercoledì 20 maggio.
La cosa non è andata giù a De Luca, che prima - sempre su Twitter - ha annunciato l'intenzione di querelare l'ex compagno di militanza e poi ha reso pubblico il deposito di un esposto. "Erri De Luca mi ha querelato per un tweet politico e non diffamatorio" ha commentato Silvio Viale. Il messaggio, spiega il consigliere radicale, "era politico, deliberatamente polemico e provocatorio quanto si vuole, ma pur sempre politico"; De Luca, aggiunge, "lo ha collegato all'udienza che lo vedrà imputato dopodomani a Torino. Intervengo per smentire ogni collegamento tra il mio tweet e il procedimento giudiziario in corso, e per ribadire che questo non può implicare una rinuncia alla critica e alla polemica politica. Il tweet può essere interpretato in molti modi, ma in nessun modo indica Erri De Luca come autore, mandante o ispiratore dell'incendio. De Luca dovrebbe imparare ad accettare lo scontro politico".
Su Facebook Viale aggiunge: "Mi difenderò da querelato. Ho visto Erri De Luca poche volte in vita mia. Vedo che lui ha subito visto nel mio tweet la lunga mano del complotto, tradendo un certo nervosismo. Non so se sapesse davvero chi fossi quando ha twittato 'Tale Silvio Viale...'. Il punto è se un ginecologo abbia meno diritto di uno scrittore a rivendicare libertà di parola e di interpretazione delle parole, se la 'parola contraria' sia un copyright in uso esclusivo. Comunque, voluto o non voluto, consapevole o meno, il fatto che abbia querelato per primo una persona con una storia quasi comune negli anni 70, quarant'anni dopo, assume inevitabilmente un significato particolare".
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