"Era nudo, mi è saltato addosso"

Dalla Rassegna stampa

Quando, all'una di sabato mattina, ha infilato il passe-partout nella porta della"stanza" 2806, la Suite Imperial da 3.000 dollari che ospitava Dominique Strauss-Kahn, la cameriera del prestigiosissimo Sofitel di Times Square non poteva immaginare di stare per piombare in un incubo che avrebbe cambiato per sempre la sua vita, la storia della Francia e quella dell'economia globale. «Mi avevano detto che la camera era libera e avrei potuto fare le pulizie» ha raccontato la donna, 32 anni (di colore, specifica la France Presse), a Paul J. Browne, il vice commissario della polizia di Midtwon che ha ricostruito il suo orrore. «Ero appena entrata nel foyer quando è saltato fuori dal bagno, completamente nudo, e mi è piombato addosso».

La Suite Imperiale è una specie di appartamento al 28esimo piano della torre: foyer, soggiorno, camera da letto, bagno e perfino una conference room. Per quel che costa, solitamente è occupata da sceicchi e miliardari che vogliono provare l'ebbrezza di trovarsi nel cuore dell'ex quartiere proibito: non proprio la destinazione di un politico e super manager come Strauss-Kahn. «Mi ha acchiappata» ha continuato la cameriera, raccontando come il capo del Fondo Monetario sarebbe intanto corso, sempre nudo, a chiudere la porta a chiave «e mi ha trascinata fino alla camera da letto: scaraventandomi sopra». Il racconto si fa sempre qui drammatico: è qui che Strauss-Kahn avrebbe cercato di sodomizzarla. «Ho provato a-liberarmi, combattendo e scalciando. Ma a questo punto lui mi ha trascinata fino al bagno, dove mi ha costretto ad avere un secondo rapporto, orale».

«La sicurezza dei nostri impiegati è la cosa a cui teniamo di più» ha detto il manager e direttore, Jorge Tito. «Sono tre anni che la signora lavora con noi e il rapporto di lavoro è stato totalmente soddisfacente. Un'impiegata modello». La cura delle suite, che occupano gli ultimi due piani, è riservata al personale più preparato, ed è tra i lavori più ambiti, anche per le mance generosissime. «Sono scappata e ho dato subito l'allarme» ha concluso la donna. Ma l'incubo non era ancora finito. La cameriera è stata portata al Roosevelt Hospital, l'ospedale più vicino, per medicamenti per «ferite minori». E per essere sottoposta al test del Dna che potrebbe inchiodare l' uomo che sedeva trai potenti della Terra: fino a quando quella porta della suite 2806 è rimasta chiusa.

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