Epicentro Australia

Alla fine di ottobre in Australia è cominciato il dibattito politico su una legge che legalizzi l’eutanasia. Il testo, presentato al Senato dal leader dei Verdi Bob Brown, intende ridare il diritto ai singoli Stati e legiferare in materia senza che il Parlamento federale possa annullare i provvedimenti. La proposta di Brown interessa il Territorio del Nord (capoluogo Darwin), il Territorio della Capitale australiana Canberra e il Territorio dell’Isola Norfolk. Nel 1995, il Territorio del Nord legalizzò, per la prima volta al mondo, l’eutanasia, ma nel 1997 la legge fu annullata dal governo federale. Ancora oggi il tema è fonte di uno scontro politico, trasversale.
Ma il dibattito sull’eutanasia è acceso anche nei singoli Stati. Nell’Australia del Sud sta discutendo in queste settimane un disegno di legge che a fine novembre sarà votato dal Consiglio legislativo, mentre a settembre nell’Australia Occidentale un progetto simile e state bocciato. Nel Nuovo Galles del Sud i Verdi hanno presentato un disegno, di legge che deve essere discusso. Nello Stato di Victoria il fine-vita è al centro della campagna elettorale per il voto locale del 27 novembre. A dividere l’opinione pubblica provvede anche Exit international, l’associazione guidata dal controverso Philip Nitschke. L’organizzazione, oltre allo spot pro-eutanasia (messo al bando sulle tv australiane ma rilanciato in Italia dall’Associazione Luca Coscioni), ha organizzato una campagna di cartelloni pubblicitari. Come quello a Sydney sulla Hume Highway, l’autostrada che porta a Melbourne, visibile ancora oggi.
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