Energie rinnovabili, un futuro anche per il mare

Nel momento della paura e della rinnovata discussione sul nucleare, a Valle Giulia si parla di «Energie rinnovabili per le isole minori e le aree marine protette». E l'Enel coglie al volo l'occasione: il piano «Isole Verdi» per Capraia è finalmente pronto e sta per partire, come annuncia Alessandro Pistella, inviato dall'ad di Enel Green Power Francesco Starace; inoltre vi sarà «un fondo unico tra ministeri per finanziare progetti che riescano a coniugare lo sviluppo sostenibile e la difesa del paesaggio». Nell'aula Fiorentino di Valle Giulia studenti e giovani laureati entusiasti per l'edizione 2011 del «Concorso di idee internazionale» sull'applicazione delle energie rinnovabili proprio per le isole e le aree marine indetto da Mare Vivo, da Citera (Centro interdisciplinare territorio, edilizia, restauro e ambiente), da La Sapienza, dall'Enea, dal Gse (Gestore dei servizi energetici dal Ministero dei Beni culturali e da quello dell'Ambiente. Un concorso con l'obiettivo di stimolare la ricerca di soluzioni progettuali che siano in grado di produrre energia termica o elettrica dalle fonti rinnovabili e di rispettare i caratteri tipici dell'architettura delle isole e delle aree marine protette italiane. Un bando aperto a giovani e a professionisti che può essere un «momento importante - ha detto il direttore di Citera Livio De Santoli - per verificare la possibilità di indirizzare forme di incentivazione all'integrazione delle energie rinnovabili negli edifici». Per il presidente di Mare Vivo Rosalba Giugni «l'Italia si deve candidare al cambiamento, sfruttando il sole, il vento, i vulcani, i fiumi. Ovvero l'energia pulita e inesauribile da catturare rispettando il paesaggio».
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