Enel con Endesa prepara il colosso delle rinnovabili

Dalla Rassegna stampa

L'indiscrezione l'ha data la stampa spagnola. Endesa, ieri, ha confermato alla Consob di Madrid: Enel sta studiando con la controllata spagnola la possibilità di creare un gruppo leader nelle rinnovabili, una superholding verde che sarebbe seconda al mondo dietro l'attuale leader assoluto, Iberdrola Renewables.
La nota ufficiale è stringata. «In relazione alla notizia... Endesa comunica che sta valutando in questi giorni, insieme all`'zionista di riferimento, le possibilità energetiche e strategiche di questa linea, che accrescano il valore per gli azionisti e migliorino le sinergie...». Leggi, la nascita di un colosso dell'energia «green» attraverso il confluimento sotto un unico «ombrello» di tutti gli asset verdi di Enel e controllata iberica. Ipotesi che, comunque, specificano dalla Spagna, per ora non è stata ancora decisa e che comunque dovrà passare per l'approvazione dei Cda interessati.
Secondo El Economista, Enel avrebbe deciso di sciogliere Eufer, la società delle rinnovabili che da tempo detiene al 50% con Union Fenosa (Gas Natural). L'azienda italiana, scrive il giornale finanziario, avrebbe informato della decisione in questi giorni Gas Natural e questa decisione preluderebbe all'idea di creare una nuova società delle rinnovabili in cui raggruppare tutti gli asset di settore EnelEndesa, dove la stessa italiana mirerebbe al 60% del capitale, il 40% alla spagnola.
Se questa ipotesi di lavoro si definirà allora l'operazione è destinata a far nascere un grande gruppo mondiale nelle fonti alternative da circa 6mila mw. In prima battuta, verrebbe creata una società composta dagli asset iberici rinnovabili di Enel ed Endesa: confluirebbero nel nuovo gruppo Ecyr (Endesa Cogeneración y Renovables, che già esiste come controllata del gruppo elettrico spagnolo ed è valutata 1,3 miliardi di euro), ovvero quei circa 1.200 MW non ceduti da Endesa ad Acciona nell'ambito dell'acquisizione del gruppo spagnolo da parte di Enel, ed il 50% degli asset di Eufer, pari a circa 490 MW. Una quota di maggioranza di questa società finirebbe poi nel portafoglio di Enel Green Power, che detiene già circa 4.700 MW di potenza verde.
In questo modo, aumenterebbe la stazza della divisione di energie rinnovabili che fa capo al gruppo guidato da Fulvio Conti: un'operazione che renderebbe quindi maggiormente vantaggiosa la quotazione di Egp od un suo «private placement» presso investitori istituzionali. I tempi per
la cessione di una quota di minoranza di Egp, ha spiegato Conti nei giorni scorsi, «sono quelli tecnici necessari, non sono stati nè accelerati nè ritardati, sono quelli naturali.
Abbiamo l'obiettivo di valorizzare Green Power entro l'anno e lo vogliamo fare alle migliori condizioni».
 

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