Emma vs. Paola: "i cattolici non sono integralisti"

Botta e risposta a distanza nel già complicato assetto democratico in vista delle prossime elezioni regionali. «Un sostegno del Partito democratico alla candidatura di Emma Bonino sicuramente sarebbe per me una ragione forte per andare via». Con queste parole, rilasciate la scorsa settimana al nostro quotidiano, Paola Binetti non aveva lasciato spazio a dubbi: nella conversazione con liberal era arrivata a ipotizzare persino un suo voto favorevole alla candidata del Pdl. «Vediamo quali saranno davvero gli altri candidati, ma potrebbe anche essere». Con la scelta di Bonino, secondo Binetti, «ci sarebbe una vera e propria emorragia: pensiamo davvero che la componente popolare, ad esempio, potrebbe mai far accettare al proprio elettorato la candidatura di un personaggio dal profilo senza dubbio internazionale, forte, ma anche così scolpito da essere in antitesi con tutta una serie di valori?». «La leader radicale - concludeva - ha condotto battaglie sull`aborto, sulle coppie di fatto, con disegni di legge sull`eutanasia: come può un elettorato cattolico sostenere una linea di questo tipo? Comincio a credere che se si arrivasse a una scelta chiarificatrice come il sostegno del Pd alla Bonino, si dovrà davvero vedere cosa possa fare il grande Centro a cui lavorano Casini e Rutelli». Non è passata nemmeno una settimana, ed ecco che ieri, in un`intervista a Radio radicale, Emma Bonino, ormai qualcosa di più che candidata in pectore del centrosinistra nonché vice presidente del Senato, ha replicato all`esponente teodem. «In questi mesi e in questi ultimi anni il rapporto con il mondo cattolico, del volontariato, su immigrati, carcere, fame nel mondo sono sempre stati molto franchi, leali e di apprezzamento. Pochi giorni fa, per esempio, ho incontrato il presidente della Comunità di Sant`Egidio, Andrea Riccardi». Ma la risposta di Bonino non è solo indirizzata a Paola Binetti, bensì anche ad altri esponenti di quell`area, cattolica del Pd - come Enzo Carra, ad esempio - che non hanno lesinato critiche e perplessità in merito alla candidatura dell`esponente radicale come presidente del Lazio. E infatti Bonino ha così proseguito: «Parlamentari come Binetti o Carra mi sembrano soffrire di una certa sovra-esposizione. E mi sembrano, più che del mondo cattolico nel complesso, espressione della parte più clericale o integralista; come mi sembra integralista l`affermazione “o lei o me" che viene attribuita alla Binetti e che a me non verrebbe mai in mente». La sfida è aperta a largo del Nazareno, a pochi giorni, forse ore, dalla scelta del candidato ufficiale con cui il Pd tenterà la sfida a Renata Polverini, appoggiata da una vastissima coalizione ed in grado di battere, secondo molti sondaggi, perfino Nicola Zingaretti. E la strada verso l`investitura per la leader radicale - fino a ieri in discesa - sembrerebbe aver subito una brusca inversione di rotta.
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