Emma Bonino si candida a governatore in attesa dei democratici

Dalla Rassegna stampa

E due. Dopo Renata Polverini per il Pdl, Emma Bonino è la seconda donna a candidarsi alla guida della regione Lazio. Ieri l`annuncio insieme a Marco Pannella. «Corro per vincere, mi rivolgo a tutti i cittadini che credono in un`alternativa liberale», assicura lei con la consueta grinta, ma c`è un problema. Bonino non è, almeno per ora, la candidata del centrosinistra, ma dei soli radicali che, dopo aver tentato invano una mini-coalizione «di alternativa al regime» con Verdi e socialisti, hanno deciso di correre da soli in tutte le regioni sotto le insegne della lista Bonino-Pannella. Una scelta decisamente polemica, soprattutto nei confronti del Pd, ancora impelagato nella ricerca di una candidatura per il dopo-Marrazzo. «Non ci siamo sentiti, evidentemente danno la priorità ad altri interlocutori», sbuffa la Bonino. «Bersani l`ho visto al Quirinale per gli auguri di Natale, poi ho perso le tracce...». «Per ballare il tango bisogno essere in due, per il Pd sarebbe un`opportunità avere il coraggio di sostenermi, ma il problema è loro più che nostro. Di fronte al patetico dibattito sulle candidature, a sinistra come a destra, abbiamo deciso di fare una scelta di chiarezza». «Sul web anche in ambienti Pd, Emma raccoglie consensi plebiscitari», assicura Pannella - In lista con lei nel Lazio personaggi-simbolo delle battaglie radicali, Mina Welby e forse anche Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, morto agli arresti in ospedale nell`ottobre scorso, che si dice «onorata della proposta, loro si sono spesi molto per la vicenda di mio fratello».

LA RACCOLTA FIRME

E ora parte la mission impossibile dei radicali, raccogliere 160mila firme in tutte le province per lanciare le liste alle regionali (11mila solo nel Lazio). «Un`impresa proibitiva», dice Bonino, «perché noi vogliamo farlo legalmente, come è nostra tradizione, mentre tutti gli altri non lo fanno». «Ancora in corso» i contatti con Verdi e socialisti, ma Pannella lancia un siluro agli ambientalisti: «Li vedo bloccati nel tentativo di prendere qualche briciola di sottogoverno...». Il leader verde Bonelli replica con stile, annunciando il sostegno: «Tutto il centrosinistra dovrebbe farlo, il Pd valuti attentamente questa candidatura». E i posti di sottogoverno? «Voglio rassicurare Pannella, non c`è nessuna trattativa», assicura Bonelli. «E poi noi, a differenza dei radicali, siamo fuori anche dal Parlamento...». Liste Bonino-Pannella in tutta Italia, dunque. In Toscana il candidato governatore sarà il fotografo Oliviero Toscani, nel weekend i radicali daranno il via libera alle liste e sveleranno i nomi dei candidati-presidente nelle altre regioni. Non ci saranno Pannella, Rita Bernardini e il decano Sergio Stanzani. «Noi non possiamo», sorride il vecchio Marco, alludendo alle condanne per la distribuzione di hashish. E lancia fendenti anche contro Di Pietro: «Si vergogni, è stato sette volte da Santoro, noi mai, da lui ci separa un abisso». E ancora: «Il regime si sceglie gli oppositori che fanno più comodo, prima Bertinotti e adesso Tonino». Botte anche al Pd: «A D`Alema presenteremo il conto, il regime umbro fa schifo, è un`inquinamento morale e anche atmosferico, non c`è alternativa senza alterità».
 

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