Emma Bonino: "Per il Pd scegliermi è un'opportunità"

Emma Bonino scende in campo per la corsa alla presidenza della Regione, mentre toccherà a Nicola Zingaretti trovare il bandolo della matassa per il Partito democratico. Per adesso la vice presidente del Senato è sostenuta soltanto dai Radicali, ma si sta facendo largo l’ipotesi che, alla fine, sia lei la candidata unitaria del centrosinistra. Molto probabilmente senza Udc, anche se i centristi comunicheranno soltanto domani la loro decisione per la tornata elettorale di marzo nel Lazio.
La Bonino, del resto, presentando la sua candidatura ha rivolto ai democrat messaggi chiari: «Credo che per il Pd sarebbe una grande opportunità avere il coraggio di scegliere la mia candidatura - dice la leader dei Radicali - invece di impantanarsi in altre candidature improbabili». Con una frecciatina: «Non abbiamo mai chiuso nulla con loro, ma non capiamo dove siano spariti. Il dibattito sulle candidature che si e svolto nelle ultime settimane ha avuto un che di patetico». D’altronde il suo nome era già circolato nei mesi passati come possibile candidata anche del Pd. Il primo a proporla era stato Goffredo Bettini, poi altri si erano accodati. Per ora la leader radicale è candidata per la Lista Bonino-Pannella. Con l’obbligo, però, di dover raccogliere 160 mila firme per presentare le liste nelle 13 regioni in cui si vota. Le firme da raccogliere, spiegano i dirigenti radicali, sono circa 10-11 mila ne Lazio, di cui tremila a Roma, entro la fine di febbraio.
«La mia candidatura - sottolinea la Bonino - rappresenta una alternativa per tutti quei cittadini che ancora credono nello stato di diritto e nella legalità nel nostro Paese. Sappiamo di poter dare un servizio ai cittadini». Nella lista dei Radicali ci dovrebbe essere anche Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, il giovane morto il 22 ottobre scorso nel padiglione penitenziario dell’ospedale Pertini. «Sono onorata dalla proposta dei Radicali di presentarmi candidata nelle loro liste - dice la Cucchi - Sono stata invitata a partecipare al congresso dei Radicali che si terrà a fine settimana e ci andrò».
I democrat, intanto, hanno individuato nel presidente della Provincia di Roma l’uomo giusto per trovare la quadra nella coalizione. La segreteria nazionale e la segreteria regionale, ieri, gli hanno dato l’incarico «di accertare le condizioni politico programmatiche e la candidatura più idonee e coerenti per costruire una nuova e larga alleanza per le elezioni regionali nel Lazio». Entro domani sera, dice Zingaretti, «conto di riferire direttamente al segretario nazionale l’esito di questa mia esplorazione». Che questo possa preludere a una sua candidatura, però, viene nuovamente escluso del diretto interessato.
La Bonino ha già incassato i primi consensi nell’area della sinistra radicale. Polemico il senatore del Pd Ignazio Marino che a caldo, pur ribadendo il suo favore per le primarie, aveva incluso la leader radicale nel novero di quelle candidature che sono «un fatto rilevante e coprono il vuoto dell’iniziativa politica del Pd a livello regionale». Il senatore Lucio D’Ubaldo chiede a Zingaretti «di guardare al centro: l’Udc può svolgere un ruolo importante, valorizzando a pieno la sua caratteristica di forza moderata». Aperture alla Bonino arrivano dall’Idv: «Tuttavia - osserva il coordinatore regionale Stefano Pedica - credo che il nome della leader radicale dovrebbe essere affiancato, in un ticket, da un altro che sappia rappresentare anche la matrice cattolica, che comunque appartiene anche al popolo del centrosinistra».
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