Edf in stallo sul sito Flamanville

Dalla Rassegna stampa

 

Finora gli occhi erano puntati tutti sull'Epr finlandese, il reattore nucleare di terza generazione, costruito a Olkiluoto dal gruppo francese Areva. E diventato nel tempo un reale psicodramma industriale, con tre anni e mezzo di ritardi e due miliardi e 700 milioni di euro aggiuntivi rispetto ai tre miliardi di costi previsti inizialmente. Ebbene, i problemi non sono finiti qui per l'atomo francese. Perché un destino simile sta caratterizzando anche l'Epr in costruzione in Francia, a Flamanville, un cantiere gestito da Edf, l'altro colosso dell'energia transalpina, spesso rivale di Areva. Secondo quanto dichiarato ieri da Jack Tord, coordinatore del sindacato Cgt sul sito di Flamanville, il cantiere avrebbe già accumulato due anni di ritardi: dovrebbe chiudersi a fine 2014 invece della fine del 2012, come prevedeva il calendario iniziale. Quanto ai costi (quattro miliardi di euro previsti), secondo un altro sindacalista intervistato dalla agenzia France Presse, dovrebbero essere maggiorati di almeno un miliardo, se non, a termine, di due. Intanto gli esperti del settore confermano queste voci, tanto che già oggi i vertici di Edf, che presenteranno i dati finanziari relativi al secondo trimestre 2010, porrebbero fare qualche annuncio ufficiale al riguardo. L'Epr di Flamanville, va ricordato, vede la partecipazione di Enel (per una quota del 12,5% del progetto). Non solo: Italia e Francia hanno firmato un'intesa per la fornitura di quattro Epr al nostro Paese. Ma questa tecnologia all'avanguardia, teoricamente arcisicura, riceve sempre più critiche a Parigi, spesso paragonata al Concorde, perché troppo cara e complicata. I problemi di Flamanville emergono proprio nei giorni in cui è stato reso pubblico un rapporto sull'industria nucleare francese, voluto da Nicolas Sarkozy e realizzato dall'esperto Francois Roussely. Concede proprio a Edf un ruolo predominante rispetto ad Areva nel settore. E, quindi, a Henri Proglio, che lo dirige, rispetto ad Anne Lauvergeon, alla guida di Areva. Lei aveva dovuto incassare le critiche per i ritardi dell'Epr finlandese. Adesso toccherà a Proglio per l'Epr di Flamanville.
 

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