Droga, i radicali propongono l'apertura di «stanze del buco»

I radicali rispolverano delle «stanze del buco», proponendone la creazione in città. E lo fanno con una proposta di delibera di iniziativa popolare su cui, con la nascita di un comitato promotore aperto a cittadini e associazioni, si impegnano a raccogliere cinquemila firme. Le tre «sale del buco», o come vengono chiamate nella proposta di delibera «sale salvavita e da iniezione» dovranno essere gestiste dal servizio dipendenze del Comune. Alla presentazione della proposta, era presente tra gli altri il consigliere comunale Marco Cappato, i radicali hanno sottolineato come ci siano esperienze analoghe in altri Paesi europei che hanno migliorato la «qualità della vita» dei tossicodipendenti e dei residenti nelle zone ad elevato tasso di spaccio. L'idea fa parte di un pacchetto di proposte che comprendono, oltre al registro delle unioni civili e a un testo antidiscriminazioni (già presentate nei giorni scorsi), il registro del testamento biologico e la creazione di esercizi commerciali dove si eserciti la prostituzione con orari stabiliti dal Comune, il rilascio di scontrini e la possibilità di controlli da parte delle forze dell'ordine.
© 2012 Avvenire - Ed. Milano/Lombardia. Tutti i diritti riservati
SU