Donne medico discriminate

Vittime di violenze e vessazioni e discriminate sul lavoro, eppure soddisfatte della propria professione. Questa contraddizione così marcata riguarda i camici rosa, che ormai rappresentano quasi la metà della categoria. L'Ordine dei medici di Roma ha promosso una indagine qualitativa che vale sul piano nazionale. E che merita attenzione, perché rende evidente che le pari opportunità sono ancora lontane da una realtà femminile molto emancipata professionalmente. Già il fatto che il 4 per cento lamenti aggressioni fisiche, in misura doppia rispetto alla media nazionale, stupisce. E addirittura quasi una su due (46,4 per cento), denuncia di aver subito molestie. Sui luoghi di lavoro due su tre si sentono discriminate, pur impegnandosi molto (il 54,4 per cento delle 1597 intervistate si ritiene «sovraccarico»), cosa che le porta a trascurare (per il 55 per cento) le relazioni amicali e se stesse. Viene da chiedersi perché le donne medico si impegnino tanto nella cura degli altri, nonostante i disagi e le vessazioni che subiscono. Solo per questa disponibilità i camici rosa (che si sentono apprezzate da oltre l'80 per cento dei colleghi), meriterebbero di essere più valorizzate e premiate.
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