Donne licenziate, i maschi non scioperano

Dalla Rassegna stampa

Chi ha detto che le donne in Italia non hanno pari opportunità? Da ieri almeno una opportunità in più degli uomini ce l'hanno: quella di essere licenziate. La straordinaria occasione di superare i maschi in questa corsa verso la disoccupazione è fornita da un'azienda brianzola. La Ma-Vib, che produce condizionatori d'aria, di fronte alla crisi, ha infatti deciso di licenziare in base al sesso: soltanto le donne. Qualcuno potrebbe pensare che l'idea sia stata provocata dall'afa, essendosi interrotta la produzione di condizionatori, ma non è così, la motivazione è sempre la stessa: possono stare a casa ad accudire i bambini. Così l'economia italiana prende due piccioni con una fava: taglia la spesa sociale, scaricandola sulle donne, e riduce anche gli organici. Conta assai poco il fatto che per una famiglia italiana è quasi impossibile tirare a campare con un solo stipendio. Purtroppo, dopo le prime proteste, anche i dipendenti maschi si sono adeguati. Non si può mica pretendere che ai pargoli (e alle nonne) ci badino loro, loro hanno da lavorare! Non so se questa singolare iniziativa andrà mai in porto o sia legale. Di sicuro la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, all'articolo 21, recita: "È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale". Sembra abbastanza chiaro.

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