Donne per Emma: «Bonino esiste, non oscuratela»

Fotografie di Emma Bonino, cartelli con scritto «Floris: Emma parla bene l'arabo ma puoi intervistarla anche in italiano» e «Bonino esiste». Così un gruppo di donne ha manifestato ieri davanti agli studi della Rai di via Teulada a Roma, da dove andava in onda «Ballarò». «Siamo qui per rinfrescare la memoria al servizio pubblico - ha spiegato l'organizzatrice, la radicale Paola Cossu - Questa donna c'è e viene continuamente oscurata». A dare il via alla manifestazione, ha aggiunto, due episodi in particolare: la scomparsa del nome di Emma Bonino dai sondaggi Rai e la trasmissione di Baudo e Vespa sui 150 anni dell'Unità d'Italia. Dove sono state elencate le 10 cose che hanno cambiato la faccia del paese, tra cui il divorzio, «senza mai citare i nomi dei protagonisti di quella battaglia, Bonino e Pannella». La segretaria dell'associazione «Detenuto Ignoto», Teresa Testa, ha aggiunto che «esistono anche temi come le carceri. I suicidi dietro le sbarre sono quotidiani ma nessuno ne parla».
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