"Dobbiamo aiutare Emma a vincere". Bersani in campo per la sfida del Lazio

Dobbiamo dire che nel Lazio ce la possiamo fare. Aiutare Emma a vincere, perché può vincere, e nel 2013 accompagnarla all`incontro col nuovo sindaco di Roma». Pierluigi Bersani scalda la platea nel Cral Acea a Marconi. Sembra un`assemblea sindacale più che un incontro elettorale per Emma Bonino, e davvero fra politici e simpatizzanti Pd ci sono tanti lavoratori venuti a consegnare storie e preoccupazioni per la privatizzazione avviata dal Campidoglio. Bersani promette «sostegno a questa battaglia», poi riprende: «Emma è una fuoriclasse; è sobria, modesta, ma questo non nasconde la forte personalità che le permetterà di portare il Lazio a livello europeo. Siamo in condizione dibattere una destra che sta ammassando le sue forze più retrive».
La Bonino in giacca rosso fiammante sull`Acea entra nel merito: «Il Comune sbaglia a giocare la partita da solista. La competenza sull`acqua è della Provincia, quella sui rifiuti della Regione. Un`amministrazione oculata non può prescindere dall`accordo con le altre istituzioni, anche perché non parliamo di una salsiccia da affettare ma di una mega-utility». E contro una «privatizzazione senza liberalizzazione» propone «un`Authority, un elemento terzo di controllo». Poi attacca: «In questa campagna elettorale si cambia troppo spesso idea: qualche solidità in più sarebbe utile. Il governo ha fatto una scel- ta nucleare, poi Zaia dice "In Veneto no", Formigoni "In Lombardia no", e ora anche nel Lazio si dice "Abbiamo già dato". Ma dove dobbiamo metterlo questo nucleare?». E rilancia: «Dobbiamo essere coerenti. Io sto ascoltando le categorie, ma senza lisciare troppo. Se uno mi dice: "Abbassa l`Irap il primo aprile" gli rispondo: "Sì, il primo aprile, perché gli altri giorni non si può". Basta promesse che non si possono mantenere: forse portano voti, ma il ruolo della politica è un altro». Poi ribadisce alcuni punti fermi: «lo sviluppo del territorio, non può essere tutto concentrato su Roma»; tocca i temi del lavoro, dalla green economy («molto più di uno slogan») alla "cultura come impresa". «Credo possibile un nuovo inizio e so che i cittadini ci ascolteranno, perché, se ben informati, non sono allocchi. Dobbiamo smettere di guardare nello specchietto retrovisore. E non basta scrivere un libro dei sogni: bisogna dotarsi degli strumenti per realizzarli, premiare chi raggiunge gli obiettivi e tirare la giacchetta a chi non lo fa».
Ieri Bonino ha incontrato i cattolici democratici David Sassoli, Silvia Costa, Giuseppe Lobefaro e
Giorgio Pasetto che le hanno consegnato un loro contributo per il programma. Sul fronte candidature, dopo Giulia Rodano, anche l`ex assessora Alessandra Tibaldi potrebbe passare da Sel all`Idv. Nello schieramento opposto non correrà nella lista Polverio Cristiano Sandri, fratello di Gabbo; scelta fatta per «rafforzare il carattere non di parte» della fondazione intitolata a Gabriele.
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