"I detenuti? Non pestateli qui" confessa il capo delle guardie

Dalla Rassegna stampa

«Non si massacra un detenuto in sezione, lo si massacra sotto. Abbiamo rischiato la rivolta perché il negro ha visto tutto». Sono alcune delle frasi che si sentono in un cd inviato ieri (mittente sconosciuto) al quotidiano di Teramo «La Città». E una delle due voci è quella di Giovanni Luzi, il comandante di reparto degli agenti di Polizia Penitenziaria del carcere teramano di Castrogno. «Sì, l`ho detto...», ha ammesso Luzi, senza però spiegare altro. Il dialogo, comunque, è chiaro: una vivace riunione sul «massacro» di un detenuto, avvenuto «in sezione» davanti a tutti, e non «di sotto»; dove invece, a quanto sembra di capire, andrebbero massacrati i detenuti. Sul caso, avvenuto il 22 settembre scorso e conseguente a una lite tra un agente e un detenuto che non voleva ritornare in cella, ha aperto un`inchiesta il procuratore della Repubblica David Mancini; e a Castrogno, ieri, sono arrivati anche gli uomini del Nic, il Nucleo investigazioni centrali del Ministero. Nessuno dei reclusi, però, parla di un episodio simile. «Ne ho interpellati moltissimi durante la mia visita - ha raccontato l`onorevole radicale Rita Bernardini - Ma nessuno mi ha parlato di violenze all`interno del carcere».

© 2009 Radicali italiani. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK