Il depistaggio fotografico

La Struttura Delta dosa con sapienza le due armi strategiche della sua propaganda. Hard-power e soft-power. Con il primo mette all’angolo il Quirinale. Con il secondo manipola l’immaginario collettivo. L’uso delle fotografie è essenziale allo scopo. Qui la filiera corre tra Alfonso Signorini (che veicola su Chi le immagini costruite "a discolpa" del Cavaliere, dal falso fidanzato di Noemi Letizia in poi) e Alessandro Sallusti (che compra le foto dell’amica di Noemi, Roberta Oronzo, sul capodanno 2008/ 2009 a Villa Certosa). Il Giornale le pubblica. Sabato Noemi e Roberta con il premier in un brindisi innocente. Domenica Roberta in jeans e maglione su un anonimo sofa a fiori rosa da mobilificio Rossetti. Lunedì istantanee di una banale tavolata (in sinergia con Pomeriggio 5, alias Claudio Brachino). Titolo: "I party del Cavaliere: ecco le foto che scandalizzano i guardoni". Ultimo "scoop": il dagherrotipo di un Vendola del ‘79 in un campo nudisti. Lo "spin" è: i festini selvaggi del premier non sono mai esistiti se non nella mente malata dei pm rossi, e comunque tutti hanno qualche scheletro nell’armadio. E la prima variante alla legge di Truman: se non puoi giustificare, mistifica.
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