De Magistris, sorrida

Mi domando come mai non abbia scelto la lirica e non sia diventato un tenore perché, del tenore, l'onorevole Luigi De Magstris (44 anni, napoletano, ex sostituto procuratore a Catanzaro, eurodeputato, candidato sindaco di Napoli) ha, praticamente tutto. La faccia: maschia. L'aspetto: gradevole. Il portamento: altero. E, ovviamente, il porgere: sicuro. Quando assisto a un dibattito cui partecipa in qualche talk show televisivo, immagino che, d'un tratto, si metta "seduto in punta", come usano i tenori quando si rivolgono con sussiego al soprano. E mi aspetto che, da un momento all'altro, intoni "Quel fior che avevi a me tu dato" o qualche altra aria operistica. Eh sì, è proprio questa la sensazione che l'onorevole mi suscita. C'è una cosa, però, che gli difetta: è quella cosa che i francesi chiamano le sourire. Non ho mai visto Luigi De Magistris, in tv, allegro o, perlomeno, di buon umore. Comprensibile: è stato per lungo tempo un magistrato e, nelle aule dove si amministra la giustizia, incombe la severità. Due anni fa è stato eletto all'assemblea di Strasburgo e, anche lassù, c'è poco da ridere. Ma adesso è diverso. Adesso aspira a diventare il primo cittadino di una città amabile e solare. E, se vuole conquistarne la simpatia degli abitanti, è meglio che abbandoni l'espressione che gli è abituale, accigliata e sdegnosa. Onorevole, ogni tanto, sorrida.
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