Danni in Duomo e botte alla polizia La follia degli ultrà la paga il Milan

Dalla Rassegna stampa

Notte brava per alcuni ultras del Milan che, per meglio «festeggiare» lo scudetto, hanno pensato bene di devastare l'installazione in sale di Mimmo Paladino, danneggiare tre o quattro gazebo elettorali e assaltare una volante. Per quanto riguarda la statua di sale, il sindaco Moratti ha chiamato Galliani per complimentarsi per la conquista del titolo, ricevendo l'assicurazione che il club di via Turati pagherà i danni dei suoi cosiddetti tifosi.

Subito dopo il fischio dell'arbitro Morganti, che fissava lo 0 a 0 contro la Roma e la matematica conquista del campionato numero 18 per il Milan, i tifosi rossoneri si riversavano per le strade della città. Capirai, quattro anni all'asciutto mentre i cugini interisti macinavano scudetti e coppe, compresa la Champions. La gioia è esplosa irrefrenabile, per le vie della città, in particolare in Duomo dove si sono riversati in migliaia. Una festa che ha coinvolto l'opera di Paladino davanti a palazzo Reale: un montagnola alta 10 metri, larga 30, con sopra 150 quintali di sale da cui spuntano cavalli neri, scalata più volte dai tifosi. Risultato: installazione spianata, cavalli rotti. Da quantificare i danni, anche se Adriano Galliani al telefono con il sindaco Letizia Moratti, ha annunciato che il Milan pagherà tutti i danni.

Purtroppo non era finita.

Sempre in centro si contavano tre assalti ai gazebo di Emma Bonino in via Dante, della Lega in piazza Cordusio e di Riccardo De Corato in piazza San Babila. Buttati all'aria e imbrattati con le scritte «18» «vota Gattuso» e «vota Allegri». E sempre ai tifosi rossoneri dovrebbe essere messo in conto anche il danneggiamento, senza scritte questa volta, del gazebo del Pd in piazza Santa Maria del Suffragio. In giro per la città poi si segnalavano altre azioni moleste da parte degli ultras. Come il tifoso di 42 anni, visibilmente ubriaco, che in corso Buenos Aires 35 accoglieva le auto imbandierate sbracciandosi, ululando di gioia e prendendo le vetrine dell'Ovs a spallate. E anche belle vigorose, visto che i vetri alla fine risultavano incrinati. Un passante ha chiamato il 113 e ha atteso l'arrivo di una volante a cui ha indicato il vandalo, identificato e denunciato. All'angolo tra via Meda e largo Mahler l'episodio più grave. Un tifoso con una birra in mano ha tentato di aprire una volante del commissariato Scalo Romana, bloccata da un tram fermo nel traffico dei Navigli. Subito dopo è stato raggiunto da altri 3 compari, uno dei quali si è calato un passamontagna e, infilato un tira pugni, ha iniziato a colpire l'auto. Pochi istanti e i teppisti sono diventati una quindicina. Gli agenti, con gran sangue freddo, sono riusciti ad aprirsi un varco nel caos, sgusciando senza riportare altri danni. Oltre quelli all'auto.

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