Il Dalai Lama a Bolzano: "la vostra autonomia un esempio per il Tibet"

Il Dalai Lama è arrivato ieri sera a Roma per partecipare oggi al quinto Congresso mondiale parlamentare sul Tibet. A livello politico il leader tibetano in esilio vedrà questa mattina soltanto il presidente della Camera Gianfranco Fini, ma si tratterà di un incontro a carattere privato. Sarà un saluto di cortesia da parte del "padrone di casa" prima dell`apertura del Congresso nella sala della Regina della Camera. L`evento, con la partecipazione di deputati europei e tibetani in esilio, è organizzato dall`Intergruppo Italia-Tibet, cui aderiscono un centinaio di parlamentari di tutte le forze politiche. Il Dalai Lama è rimasto fino a ieri pomeriggio in Trentino Alto Adige, una tappa non casuale visto l`interesse del premio Nobel per l`autonomia alto-atesina come modello per un futuro Tibet autonomo all`interno della Cina. A Bolzano il premio Nobel per la pace è stato ricevuto ieri dal presidente della provincia Luis Durnwalder e ha incontrato la giunta provinciale. Il Dalai Lama ha ribadito che la soluzione per il Tibet, a suo parere, è quella dell`autonomia, una posizione che lo lega in tal modo all`Alto Adige. «Ma voi siete nella felice condizione di essere liberi, noi no», ha affermato rivolgendosi a Durnwalder. «Se ci danno più autonomia avranno la migliore garanzia affinché il Tibet resti in Cina - ha detto ancora il leader spirituale -. Le autorità cinesi hanno paura e usano la forza per reprimere il Tibet. É la paura che l`autonomia venga usata per separarsi, cioè per l`indipendenza. Non è vero - ha sottolineato - perché basta guardare gli esempi del Canada negli Usa e della Scozia in Gran Bretagna, dove ci sono movimenti indipendentisti, ma la maggioranza vuole restare nello Stato». Nessun incontro è previsto oggi con esponenti del governo italiano, dopo le proteste cinesi che hanno accompagnate le precedenti visite del Dalai Lama in Italia. In febbraio il leader spirituale tibetano ricevette la cittadinanza onoraria di Roma, e Pechino, che lo accusa di portare avanti una politica separatista, parlò di «grave interferenza» negli affari interni cinesi. La Farnesina rispose che i comuni italiani «sono autonomi e assumono le loro decisioni in assoluta indipendenza dal Governo» e ribadì «il fermo sostegno del Governo italiano alla politica di una sola Cina». Dal 1991 il leader tibetano è stato sempre ricevuto dai presidenti americani in occasione delle sue visite negli Usa, ma durante il suo ultimo viaggio negli States il presidente Barack Obama ha preferito non incontrarlo in vista della sua prima visita in Cina, attualmente in corso. L`appuntamento è rimandato a una successiva vista del Dalai Lama, forse prima della fine dell`anno,.ma intanto ieri Obama ha chiesto al suo omologo Hu Jintao di riprendere i colloqui con i rappresentanti del leader spirituale tibetano.
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