Cuba davvero cerca la svolta?

Dalla Rassegna stampa

Un nuovo piccolo passo nella liberalizzazione del regime cubano di Raúl Castro è quello dei barbieri.
La dittatura cubana, al potere dal `59, ha fatto altre liberalizzazioni?
Si, soprattutto dal 2008, da quando Raúl Castro, fratello del Líder Màximo Fidel, ritiratosi per problemi di salute, è al potere. Il regime comunista dell`Avana ha liberalizzato (parzialmente) l`acquisto dei cellulari (480 mila su 11,4 milioni di abitanti), i computer (ma resta impossibile collegarsi con Internet, a meno che non si faccia parte dell`entourage comunista) e l`accesso agli hotel (prima riservati agli stranieri). I salari sono stati parzialmente agganciati alla produttività e la terra incolta è stata distribuita ai contadini, lasciando loro parte degli utili ricavati.

Quanto è stata investita Cuba dalla crisi economica mondiale?
Molto pesantemente. Gli ultimi dati parlano di «tempi difficili», con una crescita limitata all`1,4% nel 2009 contro 1`1,7% previsto, mentre nel 2010 il pil dovrebbe aumentare solo dell`1,9%. Se l`agricoltura, grazie alle ultime misure, è cresciuta del 4%, uno dei principali problemi del sistema cubano rimane la mancanza di liquidità, dovuta anche alla riduzione del prezzo del nikel (la cui quotazione internazionale è scesa del 33%). Intanto, in seguito al «crash» mondiale, le importazioni si sono ridotte del 37%.

Quanto incide l`embargo Usa sull`economia?
Decretato nel `62 e «condannato» dall`Onu (184 Paesi sui 192 membri ne hanno chiesto la fine), è tutt`ora vigente. Venerdì scorso la segretaria di Stato Usa, Hillary Clinton, ha spiegato che i fratelli Castro, in realtà, non vogliono la fine dell`embargo, perchè perderebbero «tutti gli alibi per tutto ciò che è successo negli ultimi 50 anni». La stampa ufficiale comunista ha risposto bollando la Clinton come «Signora della menzogna» e ha ribattuto provocatoriamente: «Se la rivoluzione cubana dipende dall`embargo per esistere, allora sospendetelo per un anno». Il ministro degli Esteri, Felipe Pérez Roque, ha stimato che le perdite provocate dal blocco, dal `62 ad oggi, sono state pari a 83 miliardi di dollari e ha aggiunto che l`isolamento decretato dagli Usa «è il principale ostacolo per il benessere dei cubani».

E` cambiato qualcosa con l`amministrazione Obama?
Si, ma poco. Il Presidente Usa ha permesso le telefonate da Miami, dove si è rifugiato il grosso dell`opposizione cubana, permesso i viaggi dei cubani residenti negli Stati Uniti nell`isola e quelli dei turisti.

E` vero che il Venezuela del presidente Mugo Chavez ha preso il posto che una volta giocava l`Urss nel sostegno all`economia?
Si. Il Líder Màximo dei petrodollari di Caracas, Hugo Chàvez, è diventato il primo partner commerciale di Cuba. Caracas esporta ogni giorno 100 mila barili di petrolio in cambio del «contributo rivoluzionario» di 40 mila cubani, emigrati nel Paese sudamericano (non a caso chiamato «Cubazuela»): questo personale è presente in tutte le aree strategiche, dall`intelligente agli ospedali, dalle scuole all`energia. Nel dicembre scorso i due Paesi hanno sottoscritto ben 285 accordi di cooperazione per un valore di 3,1 miliardi di dollari.

La «Revoluciàn» è riuscita a portare un po’ di benessere?
No. Nel Paese lo stipendio medio è di 19 dollari, le pensioni minime di 9 dollari. Gli abitanti dell`isola vedono ogni giorno di più aumentare le difficoltà. La crisi «morde», nonostante il turismo (in cui ha un ruolo pesante quello sessuale) sia aumentato del 14,8%, raggiungendo l`anno scorso 1 milione 390 mila visitatori.

Esiste ancora il tesserino di razionamento?
Sì. Ma la «libreta de abastecimiento», istituita nel `62 per procurare alla popolazione alimenti gratis, continua a «dimagrire». Nel luglio scorso sono diminuiti le razioni di frojoles (i celebri fagioli, l`alimento base) e il sale, mentre sono state cancellate le patate e i piselli.

Quanto si fanno ancora sentire gli effetti degli uragani «Gustav» e «lke» che devastarono l`isola caraibica nel 2008?
I danni sono stati immensi, secondo le cifre ufficiali pari a 5 miliardi di dollari. Le case distrutte sono state 63 mila, quelle con forti lesioni 444 mila.

Quanto è diffusa l`«arte di arrangiarsi»?
Cuba è stata ribattezzata il «Paese delle invenzioni». Un esempio è la celebre «Aurika 70», una lavatrice di importazione russa che non solo lava ed asciuga i panni, ma che grazie al calore che produce viene usata anche per curare le artrosi. Non solo: l`elettrodomestico si trasforma anche in un ottimo ventilatore oppure in un maxi-frullatore.

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