«La crescita può cominciare con meno sprechi»

Bonino, presidente d'onore di Women For Expo: in Italia grande occasione di confronto
Il progetto «Women For Expo International» è una realtà?
«Si, siamo partite con un programma sullo «spreco», spreco di cibo e non solo, che si concretizzerà in due settimane di incontri a Milano tra il 29 giugno e il 9 luglio prossimi.
Era il 2007 quando ne parlavamo con Romano Prodi premier e Letizia Moratti sindaco...».
Qui al «Corriere» il vostro board ha incontrato Christine Lagarde. Cosa vi siete dette?
«Con Christine ci conosciamo da molti anni, le nostre strade si sono incrociate in Europa quando abbiamo avviato un programma sulle piccole e medie imprese. Oggi siamo entrambe impegnate nel cosiddetto empowerment delle donne nelle tante e diverse realtà del pianeta».
Lei è stata Commissario europeo, ministro e figura di riferimento del movimento femminilenin Italia. Cosa vuol dire oggi essere femministe?
«Superare gli steccati, che in ogni caso a me non sono mai piaciuti, capire la diversità e lavorare perché ognuna possa essere se stessa e trovare cittadinanza nel mondo. Ci sono Paesi in cui le donne non hanno diritto ai documenti. E se il tuo Paese non ti riconosce, nemmeno tu sai chi sei. Certo non ti iscrivi a scuola, per esempio».
E dove i diritti sono in teoria riconosciuti?
«C'è molto da fare in tanti Paesi sviluppati, basti pensare all'esclusione dal mercato del lavoro o alla violenza domestica. E resta il fatto che le donne non sono tutte uguali, così le loro aspirazioni».
Qual è il suo ruolo in Women for Expo?
«Sono presidente onorario del board "inter - national", uno dei tre pilastri, e con Marta Dassù, che cura la parte operativa, abbiamo iniziato un tour che ci porta in vari Paesi del mondo a presentare il programma sullo spreco. Siamo state in Asia e andremo in Africa e negli Usa. L'obiettivo è quello di stabilizzare la presenza di un gruppo attivo di donne per gli Expo a venire, a partire da Dubai 2020».
Qual è la tappa che la impegnerà di più?
«Washington in febbraio. Lì ci confronteremo con un mondo favorevole agli ogm. Ma vogliamo avere un vero dialogo, non ci tireremo indietro».
Da quale spreco partirebbe per risollevare le sorti del pianeta? «
Dallo spreco della metà della popolazione, le donne».
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