Cosentino, voto in aula su arresto e sfiducia

Dalla Rassegna stampa

Dopo il no della giunta perle autorizzazioni, oggi tocca alla Camera esprimersi a scrutinio segreto sulla richiesta della procura di Napoli di arrestare Nicola Cosentino, sottosegretario all`Economia e candidato in pectore del Pdl per la regione Campania accusato di rapporti con la camorra nell`inchiesta sui rifiuti. In realtà, i deputati dovranno esprimersi due volte su Cosentino. La mattina sulla richiesta di arresto, nel pomeriggio sulle mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni. L`esito delle votazioni, a sentire i capannelli degli esponenti della maggioranza in Transatlantico, appare scontato. La richiesta della procura partenopea dovrebbe essere respinta, così come sarebbero bocciate le mozioni che impegnano il governo a fare a meno del sottosegretario. Ma al di là dell`aspetto formale, la votazione su Cosentino ha significative ricadute politiche nella maggioranza e in particolare nel Pdl dove i giudizi sul sottosegretario al Tesoro sono da tempo uno motivi di discussione con la cosidetta pattuglia dei finiani. Il presidente della Camera ha detto chiaro da settimane che la candidatura di Cosentino in Campania è del tutto inopportuna. Altra cosa, però, è il giudizio sulla richiesta di arresto. Per questo, domani il voto non dovrebbe riservare sorprese. Nel Pdl tutti sembrano avere l`obiettivo di evitare nuove fibrillazioni. La presidenza del gruppo, piuttosto, è preoccupata di garantire il massimo delle presenze in aula. Per questo, ha inviato a tutti i deputati un sms con l`avviso che non saranno tollerate assenze ingiustificate. I fedelissimi di Cosentino ostentano sicurezza, arrivando ad ipotizzare che contro la richiesta di arresto si conteranno a scrutinio segreto più voti di quelli della maggioranza. La chiusura del caso rappresenterebbe per la maggioranza un problema in meno in vista della composizione del puzzle della candidature alle regionali. Una delle ipotesi che circola nel Pdl è che incassata la fiducia di tutti i deputati del suo gruppo e davanti a una richiesta di Silvio Berlusconi, Cosentino sia pronto a fare un passo indietro nella corsa al posto di governatore. Diverso, invece, l`atteggiamento sulla vicenda che terranno le forze di opposizione. Il Pd, dopo una riunione del gruppo della Camera, voterà a favore della richiesta di arresto. Stessa linea da parte dell`Italia dei Valori. Mentre l`Udc ha lasciato ai sui deputati libertà di coscienza. Ciascun gruppo di opposizione sosterrà poi la sua mozione per le dimissioni di Cosentino dal governo. Caso a parte è poi quello del deputato radicale del Pd Maurizio Turco che in giunta, lo scorso 25 novembre, si astenne. L`esponente radicale punta l`indice contro il regolamento della Camera che gli impedisce di presentare una propri a relazione di minoranza (essendoci già quella del Pd) e si appella a Fini, chiedendo il rispetto del diritto di agire senza vincolo di mandato.

© 2009 Radicali italiani. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK