Correre o morire

Dalla Rassegna stampa

Vi avevamo detto che Renzi è un performer politico. Questo significa che per lui la politica risiede nei contenuti, ma anche nel gesto che li comunica e nella leadership che sceglie l’uno e gli altri, e li governa insieme, enfatizzandoli e certificandoli di persona. Così è avvenuto, plasticamente, con la manovra economica. Non un annuncio ma una performance, appunto, nella conferenza stampa di mercoledì e ieri a «Porta a porta». La prova di un nuovo esercizio delle leadership, in cui il Premier fissa un obiettivo, lo comunica prima che il Consiglio dei ministri scriva nei decreti le coperture finanziarie e si assicuri il timbro della Ue, lo trasforma in slogan efficace (10 miliardi in busta paga per 10 milioni di italiani) e fissa addirittura la data di scadenza dell’operazione, mettendo in gioco la propria credibilità: se il bonus non arriva il 27 maggio, datemi del buffone.

In questo modo di procedere c’è qualcosa di più e di diverso dall’eterno annuncio italiano. C’è infatti l’azzardo di legare la propria sorte politica a una velocità del fare, e dunque la necessità di cortocircuitare tempi e modi del meccanismo decisionale del governo, del parlamento, del sistema. Renzi corre perché se si ferma è morto, come ha capito dalle imboscate di questi ultimi giorni. La sua sorte è nella sua promessa di cambiamento, dove sta anche il consenso, e dove risiedono le sue contraddizioni, dunque l’azzardo. Correndo deve anticipare la politica che vuole realizzare, per mettere le resistenze parlamentari, amministrative, della tecnostruttura davanti a un’opinione pubblica continuamente sollecitata da una scommessa di cambiamento in cui non credeva più di poter credere. C’è dunque una prova di forza in atto, dietro i sorrisi e le battute di una politica pop. Dopo meno di un mese, Renzi si presenta come l’apriscatole possibile di un sistema bloccato. Questa è la partita. Se vince, Renzi apre un meccanismo che sembrava irriformabile. Se non funziona, il sistema arrugginisce e anche l’apriscatole diventa inservibile.

 

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