Corpo a corpo tra La Russa e il finto giornalista

Dalla Rassegna stampa

Ora su Facebook è diventato un eroe: «Rocco ha diritto di esprimersi», «Rocco direttore del Tgl»... Certo, a suo modo, ieri si è ritagliato qualche attimo da protagonista Rocco Carlomagno, il finto giornalista che si è introdotto alla conferenza del premier, lo ha più volte interrotto ed è stato immortalato nelle decine di scatti sulla rissa scoppiata con il ministro Ignazio La Russa. E' stato la vera sorpresa in via dell'Umiltà, sede Pdl, dove ha parlato Silvio Berlusconi. Dal fondo della sala, Carlomagno ha cominciato a urlare le sue domande scomode contro il governo. Un crescendo che ha suscitato la reazione spazientita del premier: «Lei è un villano, attenda il
suo turno... potete accompagnarlo alla porta?». A questo punto è intervenuto La Russa: «Stia buono, lei è un maleducato». Inutile, ha inizio una pioggia di critiche verso Bertolaso. Per un soffio non è scoppiata la rissa, con il ministro che ha tirato per la giacca il contestatore, e Carlomagno che gli ha urlato: «Lei è un picchiatore fascista». Una giornalista (del Tg3) ha difeso il disturbatore che, si è saputo poi, ha già compiuto diversi atti come questo (per esempio contro i radicali, Violante e D'Alema). Ma il siparietto è sceso sul premier che, mentre si è allontanato, ha urlato: «Si vergogni, questa è la sinistra». Carlomagno? Querelerà La Russa.
 

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