Contro le mutilazioni

Pubblichiamo l’appello che chiede la messa al bando universale delle Mutilazioni genitali femminili (Mgf) all’Assemblea generale dell’Onu nel 2010. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità sono tra 100 e 140 milioni le donne nel mondo che hanno subito mutilazioni genitali. Il Continente dove il fenomeno è più evidente è l’Africa, mentre mancano statistiche ufficiali per altri Stati (India, Indonesia, Iraq, Malesia, Emirati Arabi Uniti e Israele). Il documento da presentare alle Nazioni Unite è firmato, tra gli altri, da cinque first lady, quattro ministri, nove premi Nobel,16 parlamentari e leader e attivisti per i diritti umani di 45 Paesi. Per l’Italia hanno firmato: Clio Napolitano, Emma Bonino, Rita Levi Montalcini, Marco Pannella, Giuliano Amato. Chi volesse sottoscriverlo, può farlo sul sito www.banfgrn.org. Noi sottoscritti, attivisti per i diritti umani e cittadini di tutto il mondo, uniti dopo anni di lotta perché le mutilazioni genitali femminili siano riconosciute e condannate come una violazione del diritto all’integrità fisica e psichica e coscienti che la messa al bando da parte dell’Onu rafforzerà e darà nuovo slancio agli sforzi che sono ancora necessari per eliminare la pratica in tutto il mondo;
- chiediamo alla 65esima sessione dell’Assemblea generale dell’Onu di adottare una risoluzione di messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili;
- chiediamo a tutti i governi, come pure alle organizzazioni internazionali e regionali, di sostenere e promuovere l’adozione di questa risoluzione nel 2010;
- invitiamo i cittadini di tutto il mondo a sostenerci e a firmare questo appello per la messa al bando di questa generalizzata e sistematica violenza contro donne e bambine, in violazione del loro diritto fondamentale all’integrità psico-fisica.
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