Conti: l'Ipo Green Power a ottobre

Dalla Rassegna stampa

 

Enel va avanti con il progetto di quotazione di Green Power con l'obiettivo «di chiudere l'operazione entro ottobre». La conferma è venuta dall'ad di Enel, Fulvio Conti, che parlando a margine del convegno del meeting di Rimini su «Energie rinnovabili quale futuro», ha detto che con la quotazione in Borsa «vogliamo raccogliere almeno 3 miliardi di euro», senza specificare quale sarà la percentuale da collocare. Sul completamento dell'operazione, il cui road show potrebbe iniziare a fine settembre, molto dipende dalle trattative in corso con alcuni fondi sovrani, senza specificare di quale nazionalità, ma si esclude che nella lista ci sia la Libyan Investment Authority, investitori comunque interessati ad acquisire attraverso un collocamento privato in tutto o in parte la quota della controllata. Circostanza confermata dallo stesso Conti secondo il quale «stiamo lavorando a completare il progetto, poi ci sarà la presentazione agli analisti, e la due diligence aperta a fondi internazionali e nazionali che possono essere interessati».
Il collocamento di Green Power potrebbe diventare la più importante Ipo europea dal 2007, dietro la spagnola Iberdrola Renovable che ha collocato 4,1 miliardi di euro. Ma soprattutto rimette in moto il meccanismo dei collocamenti borsistici dopo una serie di cancellazioni per le difficili condizioni dei mercati finanziari. La quotazione di Green Power fa parte del piano di Enel di ridurre il debito: la società di energie rinnovabili, nel primo semestre ha riportato un incremento del 10% dei ricavi totali rispetto al 2009 e del 13,4% del risultato netto del gruppo, mentre l'indebitamento finanziario netto si è ridotto del 44 per cento.
Da un collocamento a un riassetto, quello di Edison sul quale il presidente del Consiglio di gestione di A2A, Giuliano Zuccoli, tra i relatori del convegno al meeting di Comunione e Liberazione, ha detto di «lavorare», ma non ha indicato nessuna scadenza (come era invece emerso da indiscrezioni), se non quella dei patti di sindacato a marzo, «questa - ha detto - resta una dead line importante». Zuccoli ha poi aggiunto che «da tempo stiamo valutando varie possibilità: è un problema complesso, ed è chiaro che i tempi sono dettati da considerazioni che non sono solo tecnico-manageriali. Edf è una azienda di stato, una grande azienda internazionale. E c'è il tema del nucleare in Italia ci sono tante considerazioni». Per l'advisor «non abbiamo dato un mandato ancora a nessuno», spiega Zuccoli: «Ci sono colloqui con Mediobanca e Intesa Sanpaolo. In questa fase tale consulenza servirebbe poco, quando invece inizierà una trattativa sarà importante». Sul progetto di auto elettrica insieme a Renault, «non ho notizie di ritardi, l'ho letto sui giornali», ha aggiunto. «C'è un impegno per l'autunno: se poi si scivola di un mese non succede niente perché comunque le colonnine le stiamo già montando». Sul tema del nucleare è intervenuto il sottosegretario allo sviluppo economico Stefano Saglia il quale nel corso del convegno ha annunciato che entro ottobre il percorso compirà un altro passo con la strategia energetica che sarà deliberata d'intesa dai ministeri dello Sviluppo economico delle Infrastrutture e dell'Ambiente e sarà varato dal consiglio dei ministri. Con il decreto, ha spiegato, ci sarà «un quadro definitivo delle regole: gli operatori potranno fare domanda per chiedere l'autorizzazione per le nuove centrali a gennaio 2011».

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