Il Consiglio di Stato ripesca i “Pensionati per Pichetto”

Il consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla consigliera regionale Sara Franchino contro l’esclusione dei “Pensionati per Pichetto”, che era stata decisa nelle tre circoscrizioni dagli uffici elettorali dei Tribunali. E confermata, la scorsa settimana, dai giudici amministrativi del Tar del Piemonte. I giudici di primo grado erano stati concordi: la lista, presentata senza firme perché collegata al gruppo regionale che fu del condannato in via definitiva Giovine (2 anni e 8 mesi), non è legittimata a correre per le regionali perché all’origine, con le sue firme false, dell’annullamento delle elezioni del 2010. I supremi giudici di Palazzo Spada, presieduti da Mario Torsello, hanno ribaltato la sentenza. E riammesso, senz’appello, la lista dei Pensionati, questa volta in corsa per Pichetto (Forza Italia). «L’annullamento del risultato delle elezioni — sostengono nella loro sentenza — non si propaga fino a cancellare il dato storico del consenso popolare» per quella formazione politica.
Esulta Giovine, che è stato assistito dagli avvocati Angelo Clarizia (lo stesso di Cota), Nino Paolantonio e Giorgio Strambi. ««Abbiamo trovato il nostro Giudice a Berlino: non ci speravamo quasi più — dice — Sono state riconosciute le giuste ragioni del Partito Pensionati, il cui radicamento storico ed il consenso popolare raggiunto sono indiscutibili». Ora la lista sarà presente nella coalizione di Pichetto in tutte le circoscrizioni. E assicura Giovine: «Confermeremo almeno un eletto». Il candidato di forzista è contento: «Esprimo soddisfazione. Poiché occorre distinguere le vicende giudiziarie dalla storia e dalla rappresentatività che esprime un partito». Di tutt’altro tenore la reazione dei radicali. «Con la riammissione delle liste di Giovine sono sconfitti gli onesti — dicono Igor Boni e Silvio Viale — Dispiace che Pichetto cerchi di recuperare la credibilità persa con le mutande verdi di Cota arruolando Giovine». E domani si saprà se sarà il Tar a decidere sul ricorso di Mercedes Bresso contro la surroga di Franchino a Giovine; questione che, secondo alcuni, potrebbe riaprire la contesa anche sulla lista dei Pensionati.
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