Confronto a tre, ma a distanza Le nuove regole per la Rai

Dalla Rassegna stampa

Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ancora ieri insisteva con la formula «o tutti o nessuno», dicendosi pronto a un confronto tv ma solo a 6, con i tre leader di coalizione e poi Beppe Grillo, Antonio Ingroia e Oscar Giannino. E invece dalla commissione di vigilanza Rai esce una mediazione, tessuta dal presidente Sergio Zavoli, che non solo continua a non prevedere confronti tra leader (per questo la commissione aveva già declinato ogni responsabilità rispetto a una loro organizzazione, rinviando la palla alla Rai); ma stabilisce anche che saranno i leader delle coalizioni - Bersani, Silvio Berlusconi e Mario Monti - a chiudere il ciclo di 27 conferenze stampa che andranno in onda nelle ultime due settimane di campagna elettorale. I tre avranno la ribalta l'ultimo giorno, i122 febbraio, 40 minuti ciascuno in prima serata. L'ordine di apparizione lo deciderà un sorteggio. Il confronto a distanza a tre non chiude il caso, perché se mette d'accordo Pd e Pdl e ceni:Listi, provoca la protesta di Rivoluzione Civile, quello che, tra l'altro, avrebbe voluto evitare il segretario del Pd con la sua formula del confronto a 6. Nella seduta di ieri pomeriggio, iavoli aveva anche affermato che, nel caso in cui la Rai avesse comunque deciso di organizzare faccia a fac-cia anche multipli, avrebbe comunque dovuto attenersi alla legge che distingue tra leader e coalizioni e «non prevede la figura del candidato premier». Il leader di Rivoluzione civile, Antonio Ingroia, non cí sta e tuona: «La decisione di limitare la partecipazione dei politici ai dibattiti elettorali rappresenta una grave violazione della par condicio. Ho inviato una lettera al presidente Zavoli, ma evidentemente ha prevalso la logica dell'inciucio e si è deciso di cambiare in corsa le regole, a campagna elettorale iniziata». Conclusione: «Il nostro impegno in parlamento sarà quello di sfrattare subito i partiti dalla Rai». Anche il radicale Marco Beltrandi denuncia la violazione della par condicio - con le modifiche al regolamento approvate ieri - perché tra le altre cose «confezionano una super serata finale dedicata solo e unicamente alle tre coalizioni ritenute tali dal ministero dell'interno».

 

© 2013 Il Manifesto. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK