La Concita, lei, ha scoperto un altissimissimo dirigente pd

Ogni giorno ha la sua croce e il suo complotto: ieri è stata la volta del presunto inguacchio tra il presidente della camera (l'uomo più abbronzato d'Europa) e il partito democratico che un anno e mezzo fa, nel marzo del 2010, si sarebbero messi d'accordo per far vincere a Renata Polverini la presidenza del Lazio, sacrificando la candidata del centrosinistra, Emma Bonino, all'alleanza con i futuristi prossimi venturi, i quali s'impegnavano a mollare Berlusconi al suo destino in caso di vittoria del loro candidato alle regionali. A svelarlo è Concita de Gregorio, tornata a Repubblica dopo una parentesi da direttrice dell'Unità: «Un altissimissimo dirigente del Pd mi disse: "A noi nel Lazio ci conviene perdere per rafforzare Fini che ha la Polverini come unica candidata in questa tornata elettorale. Se lei vince, Fini si sgancerà da Berlusconi"». Qualcuno fa il nome di Giuseppe Fioroni, che nega indignato; negano anche altri altissimissimi democratici, mentre il Giornale Punta al bersaglio grosso: «Sembra che "l'altissimissimo" abbia i baffi e vada volentieri in barca». Massimo D'Alema, se non ha ancora negato, negherà senz'altro, com'è naturale, anche se dentro di sé gli piacerebbe potersi attribuire una simile mossa, direbbe lui, da grande statista: l'autosgambetto acrobatico con piroetta finale.
© 2011 Italia Oggi. Tutti i diritti riservati
SU