La compagnia dei comici

Dovremmo indignarci, o almeno stupirci, se un ministro dice che si può fare a meno dei certificati antimafia. E invece non ci riusciamo più. Ma cosa volete, dopo aver sentito che Berlusconi si vantava di essere riuscito a soddisfare in una notte solo otto delle undici donne in coda davanti alla sua camera, dopo aver letto che la Gelmini rivendica con orgoglio la costruzione di un tunnel dalla Svizzera all'Abruzzo, dopo aver ascoltato La Russa domandare da Floris "Ma chi è questo Lukashenko?", ormai ci siamo abituati a essere governati non da una squadra di ministri ma da una compagnia di comici. Che purtroppo non riesce più a far ridere nessuno. Ridono solo all'estero, e si capisce: non pagano neanche il biglietto.
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