Commissione sanità oggi il pronunciamento

Dalla Rassegna stampa

 

Da oggi avrà il peso di un pronunciamento del Parlamento, cioè della commissione Sanità del Senato, l`alt all`iter di autorizzazione per la Ru486 dell`Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e la richiesta del parere del ministero della Salute sulla compatibilità con la legge 194 sull`aborto. Un voto sulla relazione conclusiva dell`indagine conoscitiva del presidente Antonio Tomassini, che sollecita una sospensione o un riavvio della procedura di autorizzazione, infatti sarà espresso in mattinata. Sulla linea indicata dal relatore è compatta la maggioranza. Voterà contro invece il Pd, che presenta un suo documento alternativo con il quale, dando per conclusa la procedura dell`Aifa, chiede linee guida per la Ru486 del ministro della Salute che assicurino compatibilità con la 194 e garantiscano la salute della donna. Sarebbe comunque inevitabile per le linee guida, finora mai adottate per la 194, un passaggio in conferenza Stato-regioni. Il capogruppo in commissione del Pd, Dorina Bianchi, ha insistito per l`inserimento nel testo della ospedalizzazione della donna fino ad aborto avvenuto e un consenso informato mirato ai rischi della Ru486. E’ probabile che per consentire la convergenza di tutti i senatori democratici sulla medesima posizione, il gruppo abbia fatto ricorso a una serie di interventi in commissione che ha lasciato «stupefatto» Tomassini, per il fatto che dall`opposizione non siano arrivati «argomenti ma che sia stata adottata una tattica ostruzionistica». Difatti, di dieci intervenuti nel dibattito di ieri, oltre alla pidiellina Laura Bianconi, nove sono stati del Pd, ma ben cinque di parlamentari che non sono membri della commissione Sanità. Sicché il presidente, pur riconoscendo il diritto di qualsiasi senatore di intervenire nel dibattito, ha evidenziato una sorta di «anomalia» dei pronunciamenti di parlamentari che non avevano seguito i lavori dell`indagine fin dall`inizio. Da registrare anche le parole di un membro della commissione, Marco Perduca, che è tornato ad avventarsi sui promotori del referendum contro la 194 del 1981 (dimenticando che furono proprio i radicali in nome di una completa liberalizzazione, solo dopo partì l`iniziativa opposta del Movimento per la Vita ). Il senatore radicale del Pd, infatti, ha sostenuto che quella legge è da «rivedere». La Bianconi, per il Pdl, ha invece puntato il dito il contro il rischio della privatizzazione dell`aborto per effetto della Ru486, evidenziando anche un accorciamento dei tempi di ripensamento di una scelta abortiva previsti dalla 194. «La maggioranza - ha osservato Raffaele Calabrò - è coesa sul documento di Tomassini, che evidenzia la pericolosità del farmaco e la non compatibilità con la 194». «Doverosamente esprimerò questo parere - ha annunciato in serata il ministro Maurizio Sacconi -, ma sarà sostanzialmente conforme alla delibera dell`Aifa che, richiedendo l`assistenza ospedaliera e sanitaria dal momento dell`assunzione al momento del completamento dell`intero processo farmacologico, sollecita inesorabilmente il ricovero ospedaliero ordinario per tutto il tempo necessario».

© 2009 Radicali italiani. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK