La commissione che nessuno riesce a sciogliere

Dalla Rassegna stampa

I Giochi di Roma 2020 non si faranno, ma un record sarà stabilito. Dunque: oggi è il giorno dell'addio alla Commissione regionale. In realtà doveva essere ieri, ma in Regione hanno rimandato, con accuse da un polo all'altro. Dunque, sarà oggi. Ecco, a guardare la storia dal 14 febbraio, da quando Monti disse «no» alla candidatura, di tempo ne è passato. E più di quello promesso - «Lo faremo immediatamente! Venti giorni» - dal presidente Mario Abbruzzese, Pdl. Forse è inutile far notare i privilegi di chi presiede la commissione. Lasciamo stare, via, pensiamo al presente: bisogna approvare una legge di poche parole. E allora perché tutto questo tempo? Perché la maggioranza ha chiesto «tempo congruo per gli emendamenti». Tempo congruo? Emendamenti? Il Radicale Rocco Berardo, ieri, ha parlato di «ostruzionismo all'eliminazione dei privilegi». Ma si sbagliava, sicuramente. Anche perché dalla commissione al voto in aula e quindi alla reale abrogazione - passeranno ancora almeno due settimane. Se va bene, dunque, in tutto ci vorranno due mesi. Che, a pensarci, è quasi un record: l'unico di queste Olimpiadi.

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