Come funziona negli Usa e nel resto d'Europa.

È già in vigore da diversi anni, negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei una normativa sul testamento biologico. In America il caso Quinlan preparò l'approvazione, in California, del «Natural Death Act» del 1976 che fu il primo provvedimento in questo senso aldilà dell'Oceano. Per trovare una scelta a livello federale bisogna arrivare al '91, con l'istituzione del «Patient self determination Act» che sancisce il diritto per ognuno di decidere sui propri trattamenti terapeutici. Ma vediamo in Europa. In Francia, sulla scia del dibattito sul caso del giovane tetraplegico Vincent Humbert, ucciso con una flebo tossica dalla madre, nel 2005 è prolungata la legge «relativa ai diritti dei malati e di fine vita».
In Spagna, è nel «testamento vital» che si indicano le terapie da praticare in caso di gravi malattie. Il documento non ha tuttora un riconoscimento legale ed è ancora da discutere una legge sull'eutanasia. Olanda e Belgio, da parte loro, hanno, dato riconoscimento giuridico alla carta di autodeterminazione, insieme alla Danimarca e alla Germania. E in particolare, l'Olanda è l'unico Paese al mondo ad avere una legge di legalizzazione dell'eutanasia. In Gran Bretagna, il «Mental Capacity Act» (che specifica quali tipi di trattamento si intendano rifiutare) introduce nel 2007 il testamento biologico nella disciplina legislativa.
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