Le colpevoli coperture a Gheddafi

Dalla Rassegna stampa

 

Le scenografie e coreografie che accompagnano le visite di Gheddafi, definite folklore da Berlusconi, servono a continuare ad occultare gli affari che Tripoli si aggiudica a seguito del recupero di credibilità garantito alla Libia da una sceneggiatura che negli ultimi sette otto anni è stata scritta e prodotta da Berlusconi, ma anche Bush e Blair.
Dal gennaio 2003 Marco Pannella muove precise accuse circa il modo con cui è stato orchestrato l'attacco all'Iraq del 19 marzo di quell'anno. Son denunce basate su documenti pubblici che dimostrano come il dittatore Saddam Hussein si fosse reso disponibile ad andare in esilio e di come le diplomazie di almeno sette paesi arabi fossero riuscite a perfezionare le modalità e i passi formali per far sì che tutto ciò accadesse. Quello scenario fu distrutto il 1 marzo del 2003 al vertice della Lega araba che si tenne a Sharm el Sheik. In quell'occasione infatti, Gheddafi, approfittando della diretta dei lavori del summit prese improvvisamente la parola per attaccare i sauditi dando loro dei venduti perché avevano concesso agli americani il sacro suolo d'Arabia. Ne nacque un duro scambio che interruppe la diretta su Al Jazeera e al Arabya e condizionò, stravolgendoli, i lavori del vertice che aveva in agenda l'adozione di una mozione che invitasse Saddam ad accettare l'esilio.
Un vero e proprio boicottaggio dell'unica alternativa alla guerra all'Iraq. Non quella invocata dalla piazza pacifista, ma quella guadagnata da una proposta politica possibile fatta propria dal Governo italiano a seguito dell'adozione di una mozione preparata dai Radicali, allora extraparlamentari, il 19 febbraio 2003 dalla Camera.
Quel successo diplomatico di Gheddafi, procacciato da Berlusconi, ha garantito l'elezione della Libia ai più prestigiosi incarichi del sistema dell'Onu: dalla Commissione diritti umani al consiglio di Sicurezza passando per la presidenza dell'Assemblea generale, una sceneggiatura volta rendere Gheddafi partner strategico dell'Occidente, definizione di D'Alema. Queste trame devono essere ulteriormente investigate e rese finalmente pubbliche perché se ne individuino e imputino le puntuali responsabilità politiche, perché sono alla base dello sdoganamento di un regime liberticida al quale viene concessa qualsiasi incursione mediatica e investimento strutturale, con la scusa formale di non far arrivare sulle nostre coste qualche migliaio di disperati in cerca di protezione da persecuzioni, conflitti o fame.
 

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